Riporto questa discussione per tenerne traccia e per stimolare i lettori di questo blog a crearsi una propria opinione in merito. Un consiglio: il fanatismo ideologico non aiuta :)
NB: Purtroppo molte immagini non è stato possibile recuperarle. Comunque il link a questa discussione è http://www.meetup.com/Gli-amici-di-Beppe-Grillo-di-Napoli/boards/thread/31475112/0/ (Per vedere la discussione basta solo registrarsi)
NB: Purtroppo molte immagini non è stato possibile recuperarle. Comunque il link a questa discussione è http://www.meetup.com/Gli-amici-di-Beppe-Grillo-di-Napoli/boards/thread/31475112/0/ (Per vedere la discussione basta solo registrarsi)
Resoconto "Incontro con il Console del Venezuela e Roberto Fico"
Gaetano Stompanato
Postato il 14-feb-2013 15.40
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user 2386638 Acerra, NA Post n.: 201
Ieri Mercoledi' 13 Febbraio Roberto Fico ha incontrato il Console del Venezuela alle ore 11.00 come si evince dalla sua bacheca Facebook. Attendiamo un suo resoconto dell'incontro.
Vega Colonnese
Postato il 14-feb-2013 16.30
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user 6679087 Napoli, NA Post n.: 1.724
Incontro tenuto alle 11.30 di IERI, e oggi pomeriggio alle 16.29 ecco il resoconto. Siamo stati ricevuti nell'Ufficio del Console alle 11, ervamo in tre, oltre me anche Roberto (che ha ricevuto l'invito direttamente) e Livia. Lì abbiamo incontrato Antonio Fogliano, molto attento al Venezuela, amico del console e attivo nel M5S dalla riunione generale dell'estate scorsa a Scampia. Il Console ci ha spiegato della volontà di un incontro perchè interessato alle dinamiche del M5S. L'apertura alla partecipazione, la condivisione del programma sono le cose che ha trovato più innovative nel panorama politico italiano. Ci ha spiegato che in Venezuela la partecipazione femminile durante Chavez è aumentata, le politiche sociali rafforzate e loro hanno difficoltà a traspettere queste cose al resto del mondo, perchè c'è una sorta di diffidenza voluta nei confronti di Chavez. Momento interessantissimo è stato quando ci ha spiegato che i rapporti tra Paesi latinoamericani non sono regolati da scambio merce- denaro ma da merce-merce. Ad esempio:venezuela ricco di petriolio ne scambia una quantità con il mais prodotto. Questo modello lo hanno esportato anche nei rapporti internazionali, con il comune di londra, durante la scorsa amministrazione avevano rifornito di gasolio o bus londinesi scambiando tecnologia. Non sono molto ferrati sulle energie sostenibili, Roberto gli ha esposto le nostre tecnologie e il blocco economico in Italia dovuto, tra l'altro, da questo. Il Console ci ha spiegato che hanno fatto un tentativo con il solare ma l'hanno trovato molto costoso e si sono spostati sull'eolico. Su questo punto, al prossimo incontro sicuramente presenteremo un sistema migliore. Il Console, poi, ci ha invitati a fare un giro nei Paesi del Sud America, per testare meglio il divario sociale e soprattutto per renderci conto delle politiche intraprese. Antonio da sua esperienza ci ha detto che è necessario. Ci siamo lasciati, con una promessa di rincontrarci e di studiarci meglio, magari copiandoci e correggendoci a vicenda. ps Invito Roberto, Livia e Antonio a inserire integrazioni, io ero molto emozionata. Da quasi sienziata politica, gli incontri di approfondimenti politici da parte dei Consolati sono meglio di un Master :))))
Livia Colonnese
Postato il 14-feb-2013 19.30
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user 4306539 Napoli, NA Post n.: 895
Aggiungo solo che la sede del consolato è piena di opere d'arte. Sembra una galleria di arte contemporanea Venezuelana, molto colorata. Il console è una persona molto garbata e piacevole e molto attenta al cambiamento che sta avvenendo non solo in Italia ma in tutto il mondo.
sx1mania
Postato il 14-feb-2013 23.06
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Peppe_RondelliNapoli, NA Post n.: 4.201
la questione degli scambi commerciali senza denaro è davvero interessante e per noi come M5S va sul serio approfondita, Grillo aveva scritto sul suo blog di queste transazioni non monetaria quando scrisse questo
Assange e il Futuro del Mondo
considerando che andremo, anzi già lo siamo in crisi energetica, ci interessa non avere il petrolio, ma comprendere come si organizzano gli scambi senza moneta a livello internazionale
gaetano
Postato il 14-feb-2013 23.55
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user 38982072 Acerra, NA Post n.: 14
http://www.youtube.co... questo è un resoconto credibile e trasparente:noi in provincia lavoriamo cosi.
to da gaetano il 15-feb-2013 0.00
Paolo Gargiulo
Postato il 15-feb-2013 0.58
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PaoloGargiuloNapoli, NA Post n.: 587
soprattutto il titolo del video e' la sintesi perfetta
stefania verusio
Postato il 15-feb-2013 9.19
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stefania.. Napoli, NAPost n.: 1.679
http://www.youtube.co... questo è un resoconto credibile e trasparente:noi in provincia lavoriamo cosi.
ottimo, allora visto che la trasparenza piace anche a noi, forse ce lo sai dire tu dove è andato a finire questo video?
to da stefania verusio il 15-feb-2013 9.24
Livia Colonnese
Postato il 15-feb-2013 9.32
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user 4306539 Napoli, NA Post n.: 897
"In provincia" non significa nulla. La provincia come Napoli è fatta di persone. C'è chi lavora bene, chi lavora male, chi è interessato al progetto, alla condivisione, alla crescita e chi no. Soprattutto si deve sempre avere tanta pazienza e tenere presente che tutto è migliorabile.
Gaetano Musella
Postato il 15-feb-2013 9.58
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user 15607961Napoli, NA Post n.: 330
quoto Livia...si vede che sei rimasta affascinata dalle opere d'arte venezuelane:-) la pazienza non è una virtù, è in ogni virtù, è come la rinuncia pur senza rinunciare. si dice dei forti perchè nella persistenza trova riscontro, la comprensione è la sua compagna preferita, tutto al femminile segno dei tempi:-), la pazienza mira direttamente alla felicità...cià
Vega Colonnese
Postato il 15-feb-2013 10.13
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user 6679087 Napoli, NA Post n.: 1.725
Il punto sullo scambio di risorse tra paesi mi fa pensare che un Responsabile politico della cooperazione sia necessario. Cmq è un ottimo sistema per far cicolare risorse e non moneta :)
Luigi Prozzillo
Postato il 15-feb-2013 10.19
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user 65872492Napoli, NA Post n.: 39
Il punto sullo scambio di risorse tra paesi mi fa pensare che un Responsabile politico della cooperazione sia necessario. Cmq è un ottimo sistema per far cicolare risorse e non moneta :)
questa idea mi piace visto che la moneta al momento tende a diminuire far circolare risorse è interessante. bella l'idea di scambiare ad esempio energia per tecnologia
Gaetano Stompanato
Postato il 15-feb-2013 15.00
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user 2386638 Acerra, NA Post n.: 203
Chi era emozionata e chi guardava opere d'arte. Grazie della vs. presenza.
sx1mania
Postato il 16-feb-2013 13.21
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Peppe_RondelliNapoli, NA Post n.: 4.204
Il punto sullo scambio di risorse tra paesi mi fa pensare che un Responsabile politico della cooperazione sia necessario. Cmq è un ottimo sistema per far cicolare risorse e non moneta :)
questa idea mi piace visto che la moneta al momento tende a diminuire far circolare risorse è interessante. bella l'idea di scambiare ad esempio energia per tecnologia
guardate qua quanti ambasciatori abbiamo nel mondo http://it.wikipedia.o... poi ci sono anche i Diplomatici http://it.wikipedia.o...
Vega Colonnese
Postato il 16-feb-2013 15.40
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user 6679087 Napoli, NA Post n.: 1.727
Il ruolo della diplomazia in Italia è stato svilito da persone messe lì semplicemente per tutelare affari economici. Ci sono sicuramente troppi incarichi e spesso non collegati ad una sana cooperazione. Mi piacerebbe molto approfondire la questione e mi piacerebbe anche avere delle proposte interessanti da chi si occupa di cooperazione e a che fare con ambasciate e consolati. La moda degli ultimi tempi è quella di far firmare proclami (spesso buoni e giusti) ma mi piacerebbe leggere qualcosa di più concreto.
garofalo maria
Postato il 18-feb-2013 16.18
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user 14013390Napoli, NA Post n.: 455
A proposito di baratto, mi viene in mente (e scusatemi se è ormai un chiodo fisso) che potremmo barattare Cultura ed Arte. Ad esempio potremmo pagare (IN PARTE, ovviamente) le importazioni del Venezuela offrendo viaggio, vitto ed alloggio gratuiti agli studenti Venezuelani in visita-studio nei nostri Musei, siti archeologici ed in tutti i luoghi contenenti quadri e sculture. Mi immagino la meraviglia di studenti universitari e non dinanzi alla cappella Baglioni, o al Mosè di Michelangelo, o a Pompei, o al Caravaggio del Pio monte della Misericordia, ecc ecc ecc ecc.
stefania verusio
Postato il 18-feb-2013 16.58
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stefania.. Napoli, NAPost n.: 1.682
A proposito di baratto, mi viene in mente (e scusatemi se è ormai un chiodo fisso) che potremmo barattare Cultura ed Arte. Ad esempio potremmo pagare (IN PARTE, ovviamente) le importazioni del Venezuela offrendo viaggio, vitto ed alloggio gratuiti agli studenti Venezuelani in visita-studio nei nostri Musei, siti archeologici ed in tutti i luoghi contenenti quadri e sculture. Mi immagino la meraviglia di studenti universitari e non dinanzi alla cappella Baglioni, o al Mosè di Michelangelo, o a Pompei, o al Caravaggio del Pio monte della Misericordia, ecc ecc ecc ecc.
l'idea è bellissima ! ma ho provato a calarla nella realta' per immaginare come si puo' realizzare... cioè chi pagherebbe esattamente per l'ospitalita' ? le universita'? gli ostelli? strutture private (hotel , residence...) E lo scambio di beni come avviene? la merce (?) importata quale potrebbe essere? (non cibo nell'ottica del km zero...) chi è interessato ad acquisire un bene come fa a mettere a disposizione gli alloggi ? li paga invece di pagare il bene?... mi sono venute in mente un po' di questioni pratiche e non saprei immaginare il come. Maria tu l'hai proposto perchè hai gia' conoscenza di questo tipo di esperienze ?
Carmine Fascella
Postato il 19-feb-2013 16.35
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user 49541522Napoli, NA Post n.: 48
Bene mi fa piacere questo incontro, peraltro già avvenuto tempo fa con altri del M5S, e mi interessa poco se erano della provincia o di napoli, il M5S se non vi dispiace è uno, e spero che la si smetta su questa questione provincia e napoli. Detto questo, gli incontri con il consolato Venezuelano vanno proprio nella direzione di quanto ho postato sul meetup, ovvero relativamente alla politica Estera del M5S. Quindi ho già avuto modo di invitarvi a riflettere sul fatto che si organizzi un gruppo di lavoro del movimento, di tutto il movimento CAMPANO, e si inizi ad intessere rapporti istituzionali tra il M5S e i consolati dei Paesi del Mondo. Come dicevo nel mio post sulla politica estera, bisogna ripartirsi gli incarichi per l'approccio con i Singoli Paesi, iniziando da quelli Sud Americani, in quanto come già ho detto, sono i Paesi nel mondo che più di altri hanno introdotto forme di economie compatibili con il Pianeta e con gli esseri viventi che lo abitano, tra cui anche le persone. Quindi non dobbiamo aspettare che un Console magari più attento di altri ci convochi come M5S, ma è il M5S che si deve attivare ad intessere rapporti diplomatici con questi Paesi. Per svolgere questi rapporti diplomatici in termini di movimento politico, non occorre una abilitazione professionale o una laurea, la POLITICA la si esercita in questo modo, interessandosi dei problemi, analizzandoli e affrontandoli per dare una soluzione possibile. Al movimento no deve interessare il manifestino di chi ha incontrato chi e chi per prima, questa è la parte infantile della politica. Quindi esorto tutti, in primis i candidati a sollecitare la formazione di gruppi di azione di politica estera, ovviamente previa un incontro interno per darsi le coordinate dell'azione. Quindi andiamo ad una costruzione di un Gruppo di Lavoro di Politica Estera della Campania, pertanto propongo di organizzare una riunione regionale per la costituzione di tale gruppo di lavoro. Il resto sono chiacchiere, o medaglie che ci si appiccica al petto per dimostrare di essere più bravi di altri. La politica seria non funziona così. Ad Maiora.
garofalo maria
Postato il 20-feb-2013 15.49
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user 14013390Napoli, NA Post n.: 457
A proposito di baratto, mi viene in mente (e scusatemi se è ormai un chiodo fisso) che potremmo barattare Cultura ed Arte. Ad esempio potremmo pagare (IN PARTE, ovviamente) le importazioni del Venezuela offrendo viaggio, vitto ed alloggio gratuiti agli studenti Venezuelani in visita-studio nei nostri Musei, siti archeologici ed in tutti i luoghi contenenti quadri e sculture. Mi immagino la meraviglia di studenti universitari e non dinanzi alla cappella Baglioni, o al Mosè di Michelangelo, o a Pompei, o al Caravaggio del Pio monte della Misericordia, ecc ecc ecc ecc.
Grazie Stefania per questo tuo innato e benefico senso della realtà a dispetto del mio naturale non-sense. l'idea è bellissima ! ma ho provato a calarla nella realta' per immaginare come si puo' realizzare... cioè chi pagherebbe esattamente per l'ospitalita' ? le universita'? gli ostelli? strutture private (hotel , residence...) E lo scambio di beni come avviene? la merce (?) importata quale potrebbe essere? (non cibo nell'ottica del km zero...) chi è interessato ad acquisire un bene come fa a mettere a disposizione gli alloggi ? li paga invece di pagare il bene?... mi sono venute in mente un po' di questioni pratiche e non saprei immaginare il come. Maria tu l'hai proposto perchè hai gia' conoscenza di questo tipo di esperienze ?
Grazie a Stefania ed al suo innato senso della realtà. Dunque non credo che ci siano esperienze simili altrove e perciò la disamina e l'attuazione della faccenda diventa più complessa. Pensavo però che in una logica di scambi commerciali e culturali, usufruire del nostro patrimonio può essere una risorsa. Questo presuppone un previo accordo con il paese straniero disponibile, secondo il quale in cambio di un "bene" si scambia "visite culturali" agli studenti. Ovviamente se il Paese in questione ci fornisce il "bene" di scambio noi ripagheremo viaggio, alloggio e visite guidate con denaro pubblico erogato dai ministeri dei Beni Culturali e del Turismo (opportunamente ripristinato). So che il tutto ha un forte sapore di impraticabilità, mi rendo conto che forse rasenta l'empirico a voler essere gentili, però io penso che se vogliamo imprimere un serio imput al patrimonio culturale nazionale dobbiamo cominciare a ragionare in un modo totalmente diverso e credere e lavorare come se fosse possibile. Dobbiamo percorrere strade non praticate, ripensare alla diplomazia internazionale non come l'ente inutile degli affari inutili quando non dannosi, ma piuttosto come finestra sul mondo dalla quale contattare i nostri Vicini e "Lontani". Chiaramente non si può immaginare di barattare Cultura per tutti gli scambi commerciali di cui abbiamo bisogno, ci sarà sempre il tradizionale pagamento in moneta, ma se abbiamo digerito il Petrol-Dollaro (moneta virtuale), se adesso parliamo di Scec come di moneta possibile, perchè non proviamo ad immaginare uno scambio di Cultura?
Paola Cappabianca
Postato il 22-feb-2013 9.22
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user 14603932Napoli, NA Post n.: 65
Chi era emozionata e chi guardava opere d'arte. Grazie della vs. presenza.
credo che anche volendo , più giù di li non ci arrivi
CBJCM-NA
Postato il 2-apr-2013 16.02
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 726
Ciao Cari, sono molto contento di questo incontro, spero che ce ne siano sempre di più e sempre più partecipati, a Napoli città come in periferia e in provincia. Oggi per pura casualità, ho scoperto che Luis Alberto Orellana, candidato alla presidenza del Senato per il M5S è venezuelano di nascita. E a proposito di cultura, Il Centro Culturale "La Città del Sole" potrebbe ospitare nei suoi locali anche il Centro Culturale "Hugo Rafael Chávez Frías", sarebbe una bella occasione. http://albainformazio...Saludos, Ciro
to da CBJCM-NA il 3-apr-2013 1.21
Marcello Gambardel...
Postato il 19-apr-2013 1.43
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 6
Ragazzi, ho letto questa discussione e non vi nascondo le mie vecchie simpatie per Chavez e soprattutto per ciò che ha rappresentato in America Latina. Posso capire che il console sia stato gentile, disponibile ed aperto, ma da qui a spingersi a trarre conclusioni affrettate sull'amministrazione Chavista in Venezuela c'è un abisso e questo potrebbe essere un grande errore. Per favore non fraintendetemi, questo post non ha nulla di ideologico. Io parlo solo della mia esperienza venezuelana che dura da 7 anni e così come io ho cambiato idea e giudizio sull'amministrazione Chavez, mi sembrava giusto fornire anche a voi maggiori strumenti per trarre le vostre conclusioni. Il Venezuela uno dei più grandi produttori al mondo di petrolio e vive quasi esclusivamente dei profitti che ne derivano. Infatti importa ogni cosa e il governo per lo più distribuisce i proventi del petrolio nella misura di circa il 5/10% il restante 90/95% sono dispersi in una corruzione dilagante che farebbe rabbrividire anche un vecchio politico italiano oppure spesi in generosi regali ad altri paesi amici o corteggiati come Cuba, Argentina, Colombia, Cile, Uruguay ecc ecc. A dire la verità non è giusto parlare di proventi regalati ad altri paesi poiché Chavez ha instaurato l'usanza di regalare direttamente il petrolio svendendolo a prezzi irrisori. Questo ai nostri occhi potrebbe sembrare gentile e magari anche giusto, ma come la deve pensare un cittadino venezuelano che soffre e vi giuro SOFFRE per problemi che noi nemmeno immagineremmo? Saremmo contenti se vivessimo in uno dei paesi potenzialmente più ricchi del mondo e a causa della corruzione e dell'incompetenza della nostra classe politica vivessimo in quello che tutt'oggi viene considerato dagli altri il TERZO MONDO? Mi spiego meglio: Mentre Chavez ci affascinava con i suoi discorsi condivisibili e soprattutto degni di un grandissimo oratore, in Venezuela... - Non si può camminare a piedi per strada tranquillamente a nessun'ora del giorno o della notte (a meno che tu non sia un disperato o un "malandro") - Si gira solo in auto con i vetri scuri (anche qui a meno che tu non sia un disperato o un "malandro") - Esci da casa, scendi nel parco condominiale dove c'è una guardia col fucilone a canna mozza, prendi la tua auto con i vetri scuri e scendi solo all'interno di un'altra struttura (che in genere è un centro commerciale) controllata da un'altra guardia col fucilone -Non è vero che c'è il socialismo: Il Venezuela è senza dubbio il paese che ho visitato dove il consumismo di massa è più diffuso e dove il superfluo è spesso più a portata di mano del buon cibo (infatti non ti uccidono per mangiare ma per un cellulare anche perché in Venezuela non si muore di fame ma di degrado e violenza) -Con i soldi compri qualsiasi cosa ma soprattutto chiunque a partire dalla polizia per strada fino ad arrivare a giudici, politici e dirigenti pubblici, non è come da noi: è una normale, quotidiana, tranquillissima consuetudine. -La polizia è quasi sempre corrotta e spesso violenta e più pericolosa delle bande (consiglio di vedere il film documentario "secuestro express") -Ci sono, solo a Caracas, circa 30 morti da arma da fuoco a settimana. 20 morti solo nel week-and -C'è un'inflazione della moneta molto più rapida, ad esempio, della svalutazione di un'automobile e ciò determina che l'auto oltre ad essere uno status simbol, è un investimento sicuro e l'obiettivo di una vita, ma purtroppo è anche un buon motivo per uccidere ed essere uccisi. -Ci sono solo 402 km. di rete ferroviaria che trasporta solo merci: La rete ferroviaria è praticamente assente! -Le autostrade sono malconce e pericolose senza cartelli illuminazioni e regole, ma sono gratuite con fossi enormi che spessissimo causano incidenti mortali ma la cosa interessante è che in Venezuela se vuoi muoverti lo fai esclusivamente in auto o in aereo (prezzi biglietti aerei quasi inaccessibili ai venezuelani e sicuramente inaccessibili a chi viaggia spesso!). Nonostante ciò con circa 35 centesimi di euro fai il pieno di benzina alla tua macchina per andarti a uccidere in autostrada o per farti sparare da qualcuno che te la vuole rubare. -Se sei ricco o lavori per il governo hai una bella assicurazione medica che copre ogni cosa dal mal di denti all'operazione al ginocchio, ma se non lavori per una grande azienda o per il governo dovrai andare in un ospedale pubblico dove si dice "entri sano ed esci morto" -Chiunque può trovare come comprare un'arma... anche un bambino! -La vita non vale niente. -Non ti rubano l'auto o il cellulare: ti sparano e quindi questi oggetti li sottraggono ad un morto -C'è il control de cambio che ti impedisce di cambiare i tuoi soldi in altre valute e ti da solo 3000 dollari da spendere all'anno. Ciò oltretutto determina un mercato nero del cambio che contribuisce ad impoverire il paese e che vede come nel governo stesso il maggior "ricettatore di dollari" -E' il paese ormai considerato da tutti il trampolino di lancio della droga colombiana, cosa che il governo fa solo finta di osteggiare. Insomma non sarebbe finita qui, ma taglio corto e dico: attenzione alla propaganda! Io ero a favore di Chavez prima di conoscere le condizioni reali in cui vivono i venezuelani, ma dopo 14 anni di potere incontrastato (perché vi assicuro che il suo era veramente un potere incontrastato!) non ha costruito una ferrovia, non ha migliorato le strade, la sicurezza è peggiorata incredibilmente, le armi sono diffusissime, non ha distribuito l'infinita ricchezza derivante dal petrolio, non ha debellato la corruzione ma anzi l'ha agevolata, non ha ripulito la polizia... insomma questi sono fatti non punti di vista! Morale? Più informazione meno errori. Il movimento 5 stelle non può dirsi simpatizzante di un governo come quello chavista e chiunque lo faccia deve esprimere queste opinioni a titolo meramente personale.(Qualora se ne discuta e si voti una linea del genere conoscendo e magari confutando questi fatti che ho appena elencato, allora se ne può parlare). Questa discussione avveniva mentre Chavez moriva e adesso un certo Nicolàs Maduro ne ha rubato avidamente la gloria ma questa è un'altra storia che se volete potete trovare qui:http://www.meetup.com...
to da Marcello Gambardella il 19-apr-2013 1.53
CBJCM-NA
Postato il 21-apr-2013 13.06
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 729
Ciao Marcello Gambardella, sono d’accordo perfettamente con te, bisogna essere ben informati per non commettere errori. Ma non solo. Bisogna anche saper analizzare bene la realtà e sapere anche che tipo di società si vuole costruire. A ben vedere ciò che scrivi e che tu chiami “fatti”, non sono “informazioni” di così difficile reperimento, più che informazioni sono un misto abilmente costruito di parzialità, di verità ancorché mistificate, mezze verità decontestualizzate, mezze falsità amplificate, fino ad arrivare alle falsità più grossolane. Non c’è bisogno di andare sul posto per scrivere quello che tu ci hai illustrato qui sopra. Molto più banalmente basta leggere i giornali cartacei principali, per chi ha pazienza e stomaco, soprattutto, ma non solo, quelli finanziati con i contributi pubblici, per intenderci, e che servono qui in Italia per tentare di disinformare, di ‘idiotizzare’ ed avvelenare la popolazione, Omero Ciai (o meglio sarebbe chiamarlo Omero CIA…) su La Repubblica, o tanti altri articoli, invariabilmente, su Il Giornale, o sull’Unità, o anche sul Corriere, non fanno differenza, quando si parla del Venezuela è sempre la stessa litania da quando il processo bolivariano ha trionfato nel dicembre del 1998 con la elezione del Presidente Chávez. Se uno volesse raccogliere informazioni da fonti alternative, popolari, non quelle appoggiate e finanziate dalle oligarchie internazionali, per intenderci, potrebbe per esempio leggere quello che scrive Giulietto Chiesa, o anche Fulvio Grimaldi, il giurista Fabio Marcelli sul Fatto Quotidiano on line, Geraldina Colotti su Il Manifesto, Gianni Minà, o il blog di Gennaro Carotenuto dal titolo certamente indicativo: Giornalismo partecipativo. Magari anche il sito di Dario Azzellini, il nostro blog: ALBAinFormazione, insomma, per chi vuole ragionare con la propria testa e informarsi per bene, di materiale diverso dal mainstream, da cui attingere ce n’è. Non so che tipo di vita tu abbia condotto quando sei stato in Venezuela, ma da quello che ho potuto capire, i tuoi luoghi di riferimento sono stati i centri commerciali e gli appartamenti dei benestanti nonché le belle macchine con i vetri fumé con le quali fare la spola tra i primi e i secondi. Anche io ho avuto l’opportunità di conoscere questo mondo - noiosissimo tra l’altro – ho però preferito viaggiare in bus o metro, legarmi con la gente del popolo, quella dei barrios, dei consejos comunales del Valle, de las comunas di Barquesimeto, delle fabbriche autogestite dai lavoratori a San Antonio de los Teques, con gli studenti della UBV, con le televisioni e radio comunitarie come Catia TV o Radio Perola a Caricuao. Si potrebbero scrivere libri interi sul complesso e densissimo sviluppo della Rivoluzione bolivariana in Venezuela degli ultimi 14 anni o dell’America latina in generale, un piccolo resoconto ha provato a scriverlo, per esempio la stessa Geraldina Colotti, che dirige l’edizione italiana del periodico Le Monde Diplomatique, con il suo libro Talpe a Caracas. O anche Marinella Correggia con "l’ALBA dell’Avvenire". E’ dal lontano, ormai, 2007 che stiamo lavorando insieme alla rete delle organizzazioni sociali in Italia, soprattutto con quelle che hanno contribuito a far nascere il M5S così come quelle dei venezuelani, nel tentativo di tendere un ponte tra Italia e Venezuela, continueremo a farlo con l’entusiasmo, la sensibilità e l’intelligenze che ci contraddistingue. Continuo a pensare che le persone non si valutano tanto per quello che pensano o dicono di sé ma per come agiscono e le idee buone possono provenire da dove meno te lo aspetti. Nicolas Maduro Moros, ha tutta la mia stima e apprezzamento, un uomo del popolo, umile, che ha lavorato come autoferrotranviere, oggi è Presidente di un paese come il Venezuela e il popolo venezuelano può andarne certamente fiero. Un caro saluto, Ciro Brescia
to da CBJCM-NA il 21-apr-2013 13.10
dora
Postato il 24-apr-2013 14.03
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 69
Pensavo però che in una logica di scambi commerciali e culturali, usufruire del nostro patrimonio può essere una risorsa. Questo presuppone un previo accordo con il paese straniero disponibile, secondo il quale in cambio di un "bene" si scambia "visite culturali" agli studenti. Personalmente non ritengo si possano scambiare la cultura e il commercio, ma credo che si possa iniziare un percorso di scambi culturali in cui il paese che invia si occupa dei costi di trasporto e di formazione all'invio e il paese che ospita dei costi del soggiorno. Non è complicato organizzare un programma di scambi tra culture che pertanto diventano interculturali bisogna solamente avere chiaro le finalità, il percorso e le istituzioni da coinvolgere. Personalmente ho partecipato come volontaria nei programmi di ospitalità ed invio di Intercultura e posso essere di aiuto nell'attivare un programma di scambio interculturale. E' prioritario decidere:le nazioni ( ad esempio si può iniziare dal Venezuela ma non restringersi solo ad essa) e le istituzioni coinvolte(comune, regione), la fascia d'età dei soggetti partecipanti, l'associazione di riferimento in Napoli (se non c'è va costituita), le attività da realizzare, il periodo di soggiorno. Sono tutte cose che vanno stabilite e concordate tra chi invia e chi ospita. Ovviamente ci sono altre questioni ma penso che per iniziare una discussione possa bastare. grazie per l'attenzione saluti Dora
garofalo maria
Postato il 25-apr-2013 17.26
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Pensavo però che in una logica di scambi commerciali e culturali, usufruire del nostro patrimonio può essere una risorsa. Questo presuppone un previo accordo con il paese straniero disponibile, secondo il quale in cambio di un "bene" si scambia "visite culturali" agli studenti. Personalmente non ritengo si possano scambiare la cultura e il commercio, ma credo che si possa iniziare un percorso di scambi culturali in cui il paese che invia si occupa dei costi di trasporto e di formazione all'invio e il paese che ospita dei costi del soggiorno. Non è complicato organizzare un programma di scambi tra culture che pertanto diventano interculturali bisogna solamente avere chiaro le finalità, il percorso e le istituzioni da coinvolgere. Personalmente ho partecipato come volontaria nei programmi di ospitalità ed invio di Intercultura e posso essere di aiuto nell'attivare un programma di scambio interculturale. E' prioritario decidere:le nazioni ( ad esempio si può iniziare dal Venezuela ma non restringersi solo ad essa) e le istituzioni coinvolte(comune, regione), la fascia d'età dei soggetti partecipanti, l'associazione di riferimento in Napoli (se non c'è va costituita), le attività da realizzare, il periodo di soggiorno. Sono tutte cose che vanno stabilite e concordate tra chi invia e chi ospita. Ovviamente ci sono altre questioni ma penso che per iniziare una discussione possa bastare. grazie per l'attenzione saluti Dora
garofalo maria
Postato il 25-apr-2013 17.26
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user 14013390Napoli, NA Post n.: 545
Ma dov'è la differenza? La domanda mi sorge spontanea, facilona e populista, lo sò però è inevitabile. Leggendo il primo intervento non ho potuto fare a meno di pensare a come siamo messi in Italia. Dunque io sono una che non usa bene l'italiano e la dialettica, soprattutto non sono in grado di esporre teorie Socio-politico- finanziarie ,inoltre non conosco il paese in questione se non dalla stampa italiana e quindi non lo conosco perchè l'Informazione in Italia è morta ,svenduta, comprata, inutile anzi dannosa! Non possiedo una macchina dai vetri scuri a stento posso permettermi una vecchia utilitaria eppure qualche giorno fà hanno tentato di rubarmela, siamo messi così male che anche una carretta fa gola. Il cellulare mi serve per comunicare e quindi risparmio di comprarne uno più costoso, anche perchè non vorrei fare la fine del figlio di una mia carissima amica, il quale è stato accoltellato da un minorenne solo perchè difendeva il suo telefonino. La Salerno-Reggio Calabria, l'autostrada del sole, è un abominio da decenni, quello sì un posto "venezuelano". per non parlare di strade Statali e Provinciali che sono nello stesso stato in cui l'hanno lasciate gli antichi Romani. L'automobile mi serve anche perchè il trasporto pubblico è allo strenuo delle risorse, quindi meglio affidarsi ai mezzi propri o ai piedi. L'aeroplano è troppo costoso a meno che non si voglia sfidare la sorte con un volo Low-cost (come dicono quelli che parlano bene). Rimane il treno....chi ha visto l'ultimo? Lo potremmo chiedere ai tanti pendolari che sono costretti per lavoro ad inseguirlo, ma temo che ci risponderebbero male, molto male.... Gli Italiani non possiedono uno fra i più grandi giacimenti petroliferi del mondo, però detengono il 90% del PATRIMONIO CULTURALE del PIANETA. Solo che gli italiani (miseri loro) non l'ho sanno, sono tenuti all'oscuro da una classe politica e dirigente corrotta non meno di quella venezuelana. Per cui abbiamo la ricchezza a portata di mano e la lasciamo sgretolarsi sotto i nostri occhi impotenti. In Italia governano puttanieri, mafiosi, baldracche, ladri comuni, banchieri, incompetenti, cerebrolesi, speculatori, papponi, corruttori e corrotti. Proprio in questo infausto giorno della Liberazione abbiamo imprigionato ancora una volta la possibilità di "liberarci". In Italia votiamo in maggioranza berlusconi monti bersani ( le Maiuscole sono privilegio di pochi) ed i cadaveri putrescenti che ammorbano le istituzioni. In Venezuela votavano Chavez, non sò cosa è peggio! Io non conosco il Venezuela, non conosco il Sud-America ma conosco bene il mio Paese e non mi piace affatto. Non è un posto per gente perbene!
Marcello Gambardel...
Postato il 26-apr-2013 20.25
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 7
Vorrei rispondere in ordine a Maria Garofalo e a Ciro Brescia.
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ITALIA
VENEZUELA
Ciao Ciro, è un piacere conoscere le tue posizioni, e ti ringrazio per i suggerimenti bibliografici. Forse però hai espresso un giudizio affrettato e privo di fondamenti riguardo quel che io ho scritto: "..un misto abilmente costruito di parzialità, di verità ancorché mistificate, mezze verità decontestualizzate, mezze falsità amplificate, fino ad arrivare alle falsità più grossolane." Ti domando, rileggendo queste parole, quale tra i nostri commenti è più carico di ostilità e dunque fazioso? L'errore che spesso si fa è quello di giudicare con i nostri parametri paesi molto lontani. L'ho fatto anch'io: ascoltare Chavez era per me un piacere (al contrario è innegabile che non è certamente un piacere ascoltare Maduro). Nel nostro continente sono (chissà per quanto) ancora garantiti (con qualche eccezione) almeno i diritti fondamentali dell'individuo mentre, per le ragioni che ho scritto nel mio commento precedente, in Venezuela no. E' chiaro che un paese ha delle priorità e se i problemi del Venezuela sono quelli che ho elencato precedentemente (che ho vissuto personalmente e quindi non si tratta di "falsità amplificate" ma piuttosto di verità accertate!) non importa con quale sistema (socialista, capitalista ecc) vengano affrontati, ma è pacifico che dopo 14 anni di potere schiacciante almeno una parte di tali gravissimi problemi sociali dovrebbero essere stati risolti. Invece in Venezuela si sta peggio di prima. E' ovvio che, se io credo nel socialismo, vedo (come ho fatto in passato) di buon occhio Chavez e credo a ciò che dice (ovvero alla sua propaganda). Quando però si è costretti a guardare in faccia la realtà per quanto sia dura, bisogna avere il coraggio di tornare indietro e bisogna soprattutto capire che il socialismo è un'idea che può essere APPLICATA in tanti modi differenti oppure può essere solo propagandata e restare DISAPPLICATA. Ad esempio come si spiega che dopo aver nazionalizzato le raffinerie e i pozzi petroliferi del paese, dopo aver creato un'enorme aspettativa da parte dei venezuelani e del mondo intero che osservava, le condizioni economiche del cittadino venezuelano che sarebbero dovute cambiare a dir poco drasticamente in seguito alla redistribuzione dei proventi, non sono cambiate in nessun aspetto? Anzi una cosa è stata fatta: il governo ha dato un reddito a tutti i familiari dei detenuti (come da noi fa la camorra) e ai disoccupati. La seconda cosa io la condivido, ma come fa la Germania e non come avviene in Venezuela! Se io Stato ti do un reddito di disoccupazione voglio che funzioni il servizio di collocamento e se tu disoccupato rifiuti un impiego ti tolgo l'assegno di disoccupazione. Invece in Venezuela questo strumento è usato da sempre per creare consenso nei popolosissimi "barrios"(*) delle varie città. Senza il servizio di collocamento oltretutto l'effetto è che vengono a crearsi soggetti sociali che preferiscono il sussidio di disoccupazione piuttosto che andare a lavorare per pochi soldi in più; da qui derivano: mancanza di mano d'opera, scoraggiamento delle poche imprese disposte ad investire (pochissime anche per l'assenza di sicurezza economica e soprattutto sociale) e una vera "bomba criminogena" infatti chi riceve il sussidio e resta in strada tutto il giorno senza lavorare è spesso assorbito, in quella particolare realtà, da cellule criminogene (non per mangiare ma per un iPhone) che sempre più spesso si occupano di sequestri che sono aumentati in maniera esponenziale. E anche per questa ragione ritengo che, qualora non vi fossero stati brogli durante le ultime elezioni che hanno eletto Maduro con una differenza di voti a dir poco effimera, il problema democratico è a monte: è come quando Berlusconi vince le elezioni grazie a tutti i voti degli evasori che sanno che con lui possono stare tranquilli, o comprando voti in cambio di condoni e rimborsi IMU. Comunque io non voglio convincere nessuno ma non mi si dica che le condizioni di vita dei venezuelani, ovvero quelle che ho descritto nel mio commento precedente, sono "false". Ciò mi irrita particolarmente perché è un'offesa in quanto è come chiamarmi bugiardo visto che si tratta in parte di esperienza diretta e in parte di racconti della gente del posto che interrogavo continuamente proprio per capire se dovevo continuare a difendere Chavez oppure no. Mia moglie è venezuelana ed io ci sono stato quattro volte per vari mesi. Quando hai una moglie di un altro paese è come se quel paese ti adottasse ed è per questo che vivo intensamente questi problemi. Un'altra cosa che non ho gradito è stata questa frase ricca di personali giudizi di valore e del tutto infondata: "...Non so che tipo di vita tu abbia condotto quando sei stato in Venezuela, ma da quello che ho potuto capire, i tuoi luoghi di riferimento sono stati i centri commerciali e gli appartamenti dei benestanti nonché le belle macchine con i vetri fumé con le quali fare la spola tra i primi e i secondi. Anche io ho avuto l’opportunità di conoscere questo mondo - noiosissimo tra l’altro...". Anche se non devo dare certamente spiegazioni, posso assicurare chi legge che sia io che mia moglie proveniamo da famiglie modestissime che hanno come uniche forze quella del lavoro creativo (in quanto in molti casi ce lo siamo dovuti inventare) e quella della cultura che prima di tutto per noi è un valore. Inoltre con la frase "belle macchine con i vetri fumè" hai dimostrato che il Venezuela forse lo conosci più che altro grazie ai libri che hai elencato con metodo scientifico in quanto il 95% delle auto venezuelane hanno i vetri scuri per 2 motivi: sicurezza e sole insopportabile. Riguardo al fatto che tu giravi in metro ci posso credere! Magari eri quel ragazzo con la maglietta scura e gli occhiali in questo video? Scherzo! Tu parli di "rivoluzione bolivariana" e a me anche piaceva sognarla e crederci, ma in Venezuela è stata un fallimento ...sempre se l'hanno mai voluta veramente attuare. C'è una grandissima differenza tra ciò che si legge sui libri e l'esperienza diretta, te lo dice uno che ama i libri ed è appassionato di politica (oltre ad essere dottore magistrale in Scienze Politiche all'Orientale di Napoli). Il socialismo in Venezuela non esiste se non nei manifesti per strada e nelle parole del suo governo.
Ma dov'è la differenza? La domanda mi sorge spontanea, facilona e populista, lo sò però è inevitabile. Leggendo il primo intervento non ho potuto fare a meno di pensare a come siamo messi in Italia. Dunque io sono una che non usa bene l'italiano e la dialettica, soprattutto non sono in grado di esporre teorie Socio-politico- finanziarie ,inoltre non conosco il paese in questione se non dalla stampa italiana e quindi non lo conosco perchè l'Informazione in Italia è morta ,svenduta, comprata, inutile anzi dannosa! Non possiedo una macchina dai vetri scuri a stento posso permettermi una vecchia utilitaria eppure qualche giorno fà hanno tentato di rubarmela, siamo messi così male che anche una carretta fa gola. Il cellulare mi serve per comunicare e quindi risparmio di comprarne uno più costoso, anche perchè non vorrei fare la fine del figlio di una mia carissima amica, il quale è stato accoltellato da un minorenne solo perchè difendeva il suo telefonino. La Salerno-Reggio Calabria, l'autostrada del sole, è un abominio da decenni, quello sì un posto "venezuelano". per non parlare di strade Statali e Provinciali che sono nello stesso stato in cui l'hanno lasciate gli antichi Romani. L'automobile mi serve anche perchè il trasporto pubblico è allo strenuo delle risorse, quindi meglio affidarsi ai mezzi propri o ai piedi. L'aeroplano è troppo costoso a meno che non si voglia sfidare la sorte con un volo Low-cost (come dicono quelli che parlano bene). Rimane il treno....chi ha visto l'ultimo? Lo potremmo chiedere ai tanti pendolari che sono costretti per lavoro ad inseguirlo, ma temo che ci risponderebbero male, molto male.... Gli Italiani non possiedono uno fra i più grandi giacimenti petroliferi del mondo, però detengono il 90% del PATRIMONIO CULTURALE del PIANETA. Solo che gli italiani (miseri loro) non l'ho sanno, sono tenuti all'oscuro da una classe politica e dirigente corrotta non meno di quella venezuelana. Per cui abbiamo la ricchezza a portata di mano e la lasciamo sgretolarsi sotto i nostri occhi impotenti. In Italia governano puttanieri, mafiosi, baldracche, ladri comuni, banchieri, incompetenti, cerebrolesi, speculatori, papponi, corruttori e corrotti. Proprio in questo infausto giorno della Liberazione abbiamo imprigionato ancora una volta la possibilità di "liberarci". In Italia votiamo in maggioranza berlusconi monti bersani ( le Maiuscole sono privilegio di pochi) ed i cadaveri putrescenti che ammorbano le istituzioni. In Venezuela votavano Chavez, non sò cosa è peggio! Io non conosco il Venezuela, non conosco il Sud-America ma conosco bene il mio Paese e non mi piace affatto. Non è un posto per gente perbene!
Marcello Gambardel...
Postato il 26-apr-2013 20.25
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 7
Vorrei rispondere in ordine a Maria Garofalo e a Ciro Brescia.
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ITALIA
VENEZUELA
Ciao Ciro, è un piacere conoscere le tue posizioni, e ti ringrazio per i suggerimenti bibliografici. Forse però hai espresso un giudizio affrettato e privo di fondamenti riguardo quel che io ho scritto: "..un misto abilmente costruito di parzialità, di verità ancorché mistificate, mezze verità decontestualizzate, mezze falsità amplificate, fino ad arrivare alle falsità più grossolane." Ti domando, rileggendo queste parole, quale tra i nostri commenti è più carico di ostilità e dunque fazioso? L'errore che spesso si fa è quello di giudicare con i nostri parametri paesi molto lontani. L'ho fatto anch'io: ascoltare Chavez era per me un piacere (al contrario è innegabile che non è certamente un piacere ascoltare Maduro). Nel nostro continente sono (chissà per quanto) ancora garantiti (con qualche eccezione) almeno i diritti fondamentali dell'individuo mentre, per le ragioni che ho scritto nel mio commento precedente, in Venezuela no. E' chiaro che un paese ha delle priorità e se i problemi del Venezuela sono quelli che ho elencato precedentemente (che ho vissuto personalmente e quindi non si tratta di "falsità amplificate" ma piuttosto di verità accertate!) non importa con quale sistema (socialista, capitalista ecc) vengano affrontati, ma è pacifico che dopo 14 anni di potere schiacciante almeno una parte di tali gravissimi problemi sociali dovrebbero essere stati risolti. Invece in Venezuela si sta peggio di prima. E' ovvio che, se io credo nel socialismo, vedo (come ho fatto in passato) di buon occhio Chavez e credo a ciò che dice (ovvero alla sua propaganda). Quando però si è costretti a guardare in faccia la realtà per quanto sia dura, bisogna avere il coraggio di tornare indietro e bisogna soprattutto capire che il socialismo è un'idea che può essere APPLICATA in tanti modi differenti oppure può essere solo propagandata e restare DISAPPLICATA. Ad esempio come si spiega che dopo aver nazionalizzato le raffinerie e i pozzi petroliferi del paese, dopo aver creato un'enorme aspettativa da parte dei venezuelani e del mondo intero che osservava, le condizioni economiche del cittadino venezuelano che sarebbero dovute cambiare a dir poco drasticamente in seguito alla redistribuzione dei proventi, non sono cambiate in nessun aspetto? Anzi una cosa è stata fatta: il governo ha dato un reddito a tutti i familiari dei detenuti (come da noi fa la camorra) e ai disoccupati. La seconda cosa io la condivido, ma come fa la Germania e non come avviene in Venezuela! Se io Stato ti do un reddito di disoccupazione voglio che funzioni il servizio di collocamento e se tu disoccupato rifiuti un impiego ti tolgo l'assegno di disoccupazione. Invece in Venezuela questo strumento è usato da sempre per creare consenso nei popolosissimi "barrios"(*) delle varie città. Senza il servizio di collocamento oltretutto l'effetto è che vengono a crearsi soggetti sociali che preferiscono il sussidio di disoccupazione piuttosto che andare a lavorare per pochi soldi in più; da qui derivano: mancanza di mano d'opera, scoraggiamento delle poche imprese disposte ad investire (pochissime anche per l'assenza di sicurezza economica e soprattutto sociale) e una vera "bomba criminogena" infatti chi riceve il sussidio e resta in strada tutto il giorno senza lavorare è spesso assorbito, in quella particolare realtà, da cellule criminogene (non per mangiare ma per un iPhone) che sempre più spesso si occupano di sequestri che sono aumentati in maniera esponenziale. E anche per questa ragione ritengo che, qualora non vi fossero stati brogli durante le ultime elezioni che hanno eletto Maduro con una differenza di voti a dir poco effimera, il problema democratico è a monte: è come quando Berlusconi vince le elezioni grazie a tutti i voti degli evasori che sanno che con lui possono stare tranquilli, o comprando voti in cambio di condoni e rimborsi IMU. Comunque io non voglio convincere nessuno ma non mi si dica che le condizioni di vita dei venezuelani, ovvero quelle che ho descritto nel mio commento precedente, sono "false". Ciò mi irrita particolarmente perché è un'offesa in quanto è come chiamarmi bugiardo visto che si tratta in parte di esperienza diretta e in parte di racconti della gente del posto che interrogavo continuamente proprio per capire se dovevo continuare a difendere Chavez oppure no. Mia moglie è venezuelana ed io ci sono stato quattro volte per vari mesi. Quando hai una moglie di un altro paese è come se quel paese ti adottasse ed è per questo che vivo intensamente questi problemi. Un'altra cosa che non ho gradito è stata questa frase ricca di personali giudizi di valore e del tutto infondata: "...Non so che tipo di vita tu abbia condotto quando sei stato in Venezuela, ma da quello che ho potuto capire, i tuoi luoghi di riferimento sono stati i centri commerciali e gli appartamenti dei benestanti nonché le belle macchine con i vetri fumé con le quali fare la spola tra i primi e i secondi. Anche io ho avuto l’opportunità di conoscere questo mondo - noiosissimo tra l’altro...". Anche se non devo dare certamente spiegazioni, posso assicurare chi legge che sia io che mia moglie proveniamo da famiglie modestissime che hanno come uniche forze quella del lavoro creativo (in quanto in molti casi ce lo siamo dovuti inventare) e quella della cultura che prima di tutto per noi è un valore. Inoltre con la frase "belle macchine con i vetri fumè" hai dimostrato che il Venezuela forse lo conosci più che altro grazie ai libri che hai elencato con metodo scientifico in quanto il 95% delle auto venezuelane hanno i vetri scuri per 2 motivi: sicurezza e sole insopportabile. Riguardo al fatto che tu giravi in metro ci posso credere! Magari eri quel ragazzo con la maglietta scura e gli occhiali in questo video? Scherzo! Tu parli di "rivoluzione bolivariana" e a me anche piaceva sognarla e crederci, ma in Venezuela è stata un fallimento ...sempre se l'hanno mai voluta veramente attuare. C'è una grandissima differenza tra ciò che si legge sui libri e l'esperienza diretta, te lo dice uno che ama i libri ed è appassionato di politica (oltre ad essere dottore magistrale in Scienze Politiche all'Orientale di Napoli). Il socialismo in Venezuela non esiste se non nei manifesti per strada e nelle parole del suo governo.
to da Marcello Gambardella il 26-apr-2013 20.35
Marcello Gambardel...
Postato il 26-apr-2013 20.37
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 8
PS: Anch'io dal 2005 presenzio abitualmente a convegni, presentazioni di libri e riunioni (con l'università ma anche anche col m5s dove spesso erano presenti Marco Savarese e Roberto Fico) che hanno come tema il "sistema Venezuelano". Queste riunioni sono molto interessanti ma bisogna distinguere tra quelle "governative" in cui c'è una delegazione (consolato, ministri, o portavoce) del governo venezuelano e quelle didattiche che studiano il fenomeno da un punto di vista politico-sociale scientifico e quindi neutrale. Io ho imparato a diffidare dalle prime in quanto ricche di propaganda e povere di fonti statistiche attendibili.
(*)Barrios: Favelas costituite da baracche che in genere circondano le città. Si stima che a Caracas vivano 12mln di persone di cui circa 10mln in queste baracche. Dato incredibile se si pensa che in Venezuela vivono circa 26mln di persone. Vinte le elezioni a Caracas è fatta!
to da Marcello Gambardella il 26-apr-2013 20.40
Michele Molisso
Postato il 26-apr-2013 23.24
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user 50007352Napoli, NA Post n.: 15
L’ economia venezuelana e le condizioni sociali durante il governo di Chávez
Ernesto
Postato il 27-apr-2013 8.38
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ABNormal Napoli, NA Post n.: 4.097
vorrei fare 2 considerazioni: 1) qui si sta facendo il solito schieramento, infruttifero per una discussione, tra "tutto il bene" e il "tutto il male" attorno al Venezuela. credo che invece sarebbe utile, indispensabile anzi in questo momento di "pensero unico neoliberista" europeo, capire cosa e quanto possa essere usato dell'esperimento bolivariano qui in europa, o meglio qui in italia o meglio qui nell'area duosiciliana dell'italia. è palese che più si "scende" di benessere più si palesino le esigenze per soluzioni alternative a quelle comode nel 1° mondo. un invito dunque, a tutti in primis a ciro, è di arricchire di spunti su cosa potremmo recuperare, riusare, riciclare, trasformare (si, termini presi volontariamente dalla terminogia del recupero da rifiuto) delle cose fatte lì per elaborarle per la nostra realtà 2) mio padre è di Barranquilla (Colombia) è molto del ramo parentale paterno è diviso tra Barranquilla, Medellin, Bogotà (anche se la maggior parte è "fuggita" a Miami e NY). In Colombia, baluardo USA nell'Am.Latina, la situazione della corruzione, criminalità, degrado non è dissimile da quella che veniva raccontata su Caracas. I miei parenti vivono in parchi armati, girano con guardie del corpo, in SUV rinforzati, nei modi prima descritti. Variante al proiettile in Colombia è la "cravatta", sfregio alla vittima, sgozzata, a cui viene fatta uscire dal collo la lingua... si, sa... i colombiani sono mattacchioni. Questo per dire, non guardiamo con occhi nostri la situazione, o non contestualizziamo la criminalità esistente abbinandola ad un "regime". in brasile i "ninhos da rua" ti sparavano nel capitalismo e ti sparano nel socialismo perchè anche se venissero i faraoni la miseria porta violenza e criminalità. Sono molto interessato ad un ragionare su come arricchire di punti "bolivariani" la situazione italiana. Per nulla ad uno scontro sul "va tutto bene" "va una latrina" di Caracas e dintorni. siamo capaci di un'analisi producente idee?
Michele Molisso
Postato il 27-apr-2013 10.29
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user 50007352Napoli, NA Post n.: 16
"credo che invece sarebbe utile, indispensabile anzi in questo momento di "pensero unico neoliberista" europeo, capire cosa e quanto possa essere usato dell'esperimento bolivariano qui in europa, o meglio qui in italia o meglio qui nell'area duosiciliana dell'italia" É proprio tale riflessione che vogliamo (io, Ciro, e altri compagni) stimolare e indirizzare verso un processo rivoluzionario, radicale e pacifico, animato dalla stessa passione ed ideali, con lo stesso coinvolgimento sentimentale (la connessione sentimentale a cui si richiamava Chavez) ma adattato alla nostra realtà europea, mediterranea, quindi con nuovo modo di agire sul terreno pratico. Fa piacere trovare amici di ideali come Ernesto con cui unirsi in questo percorso.
CBJCM-NA
Postato il 27-apr-2013 12.46
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 731
Non posso che essere contento che si sia aperta questa discussione e che possa essere utile per un vero approfondimento. I meetup d'altronde servono a questo. Come dicono in Venezuela, "irriverenza nella discussione, lealtà nell'azione". La strategia che sta usando oggi la cosiddetta "opposizione venezuelana", alias i golpisti al servizio degli speculatori fiananziari, dei mafiosi legati a doppio filo con le agenzie di ingerenza USA e organismi internazionali (CIA, NED, BM, FMI...), è proprio quella di rispettate il morto per screditare il vivo, ovvero smettere di parlare male di Chavez (improvvisamente divenuto intoccabile dopo averlo insultato in ogni modo etichettandolo come un "mono", ovvero scimmia, populista, buffone, autoritario fascista o parassita castro-comunista... a seconda dei casi...) per focalizzare l'attacco sul vivo, alias il presidente democraticamente eletto Nicolas Maduro, che ascolto con piacere e con attenzione non meno di quanto ascoltassi Chavez, ma questo importa poco. Davvero è un peccato che non ci siano più in rete i due video-incontri con Mario Neri realizzati con l'Associazione Masaniello e questo stesso meetup già qualche anno fa. Dovrebbero essere sul computer di Carlo Alfarano che spero riesca a recuperarli, sono davvero molto interessanti. Mario Neri non ha nessun ruolo governativo, è il facilitatore del Circolo Bolivariano Gramsci degli italo-venezuelani di Caracas, è un piccolo imprenditore, (anche lui ha una bella macchina con i vetri semi-oscuri non certo quelli impenetrabili fumè dei "ricachones" come dicono lì), un commerciante che vive da oltre trent'anni in Venezuela, e conosce bene, quindi la realtà venezuelana, prima e dopo il 1999. Insieme a lui ci sono tanti altri italo-venezuelani, architetti, informatici, insegnanti, casalinghe, che potrebbero dirci tante cose interessanti, quelle che non si leggono su La Repubblica o su L'Unità, su Libero o su Il Giornale, come dicevamo prima, come Attilio Folliero, Giordano Bruno Venier, Evelia Ochoa, Giulio Santosuosso, Antonio Neri, Antonio Mobilia, Mimma di Marcantonio e tanti altri, che credo siano fonti più che attendibili e attenti osservatori, che problematizzano e soprattutto sanno contestualizzare geograficamente e storicamente, come giustamente sottolinea Ernesto, e non si comportano certo come le schiere dei tifosi a prescindere. Cara Maria, non è forse un caso che quei politici come tu li chiami, "puttanieri, mafiosi, baldracche, ladri comuni, banchieri, incompetenti, cerebrolesi, speculatori, papponi, corruttori e corrotti", in Italia come in Venezuela sono nella loro stragrande maggioranza visceralmente schierati contro la Rivoluzione Bolivariana, prima contro Chavez, oggi contro Maduro, e sono perfettamente integranti, come dice Ernesto, con "il pensiero unico neoliberista" di cui è portatore il lider dell'"opposizione" venezuelana Capriles Radonski (la cui famiglia è una delle più facoltose proprietarie di catene di cinema e giornali, amici di speculatori privati, mafiosi maiameri, che, come Berlusconi dovrebbe stare in galera e non in politica come leader dell'opposizione). La cosidetta opposizione venezuelana, dunque, non ha nulla da invidiare a quelli che sono al governo in Italia! Capriles oggi fa pure finta di essere progressista, propria come faceva Berlusconi ai tempi di Craxi, e dice di avere come punto di riferimento il PT di Lula, peccato che il primo a smentirlo sia lo stesso Lula in questo video. Mi fa piacere sentire che Marcello Gambardella voglia essere "non ideologico", mi fa meno piacere aver constatato che le sue amiche italo-venezuelane (in questo link) con cui si accompagnava al Virgiliano per contestare non si sa bene cosa... erano mosse da un feroce e tutt'altro che non ideologico anticomunismo fuori tempo massimo. Al sottoscritto, hanno gridato "Vattene a Cuba", "non vogliamo avere nulla a che fare con questa gentaglia, con questi tupamaros", al prof. Carlo Amirante (già docente di Diritto Costituzionale della Federico II) gli hanno addirittura gridato che "si dovrebbe vergognare di essere un professore..." (sic!). Se poi le amiche italo-venezuelane volessero parlare con una cubana vera che vive in Italia, certamente seria, corretta e preparata, possono, se vogliono, provare ad interloquire con Indira Pineda Daudinot, che differentemente da me e da Nicolas Maduro, ha due lauree (anche se noi, o anche Juan Carlos Monedero non pensiamo che il valore di una persona si misuri sul numero di lauree conseguite). Forse sarebbe il caso di ricordare alle signore italo-venezuelane amiche di Marcello Gambardella, che uno dei massimi leader, fondatore del movimento tupamaros si chiama Pepe Mujica (grande Amico del compianto Hugo Chavez) e che viene considerato generalmente nel M5S come uno dei migliori presidenti di Stato oggi esistenti [(VIDEO+FOTO) Come si fa a non volergli bene?] Quello che poi chiama l'attenzione è che quando venne inaugurato il busto di Bolivar al Virgiliano, quelli che vennero a contestare l'evento erano gli amici di Berlusconi, i fascistoidi di Alleanza Nazionale, che accusavano Chavez di essere un dittatore..., oggi al posto di Alleanza Nazionale ci sono Marcello Gambardella e le sue amiche italo-venezuelane, con l'unica differenze che all'epoca i lor signori di AN avevano avuto la decenza di evitare di insultarci. Sul nostro blog AlbaInFormazione sul nuovo corso latinoamericano, sul quale, tra l'altro, ha avuto modo di parlare, per esempio, lo stesso Beppe in questo video dal min 22',30'' in poi (ALBA, MercoSur, Celac...) potete trovare molto materiale interessante, venendo incontro alla sollecitazione di Ernesto. Alcuni articoli consigliati: Juan Carlos Monedero: «L’Europa insorgente si incontrerà con l’America Latina» come metteva in evidenza prima Michele Molisso: L’ economia venezuelana e le condizioni sociali durante il governo di Chávez o anche qui:50 verità su Hugo Chávez e la Rivoluzione Bolivariana (VIDEO) La guerra alla democrazia
Venezuela: le violenze squadriste, la situazione economica e la disinformazione dei media mainstream Un caro saluto a tutte e a tutti, Ciro
to da CBJCM-NA il 27-apr-2013 14.43
Marcello Gambardel...
Postato il 27-apr-2013 18.35
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 9
Che fatica! E che gravoso compito smentire ogni singola diffamazione atta unicamente a difendere un punto di vista. Io il mio punto di vista sono solito difenderlo con l'informazione e con il ragionamento e per questo sostengo il Movimento Cinque Stelle da prima della sua nascita. Non amo le cieche prese di posizione e non amo sentire che all'interno del m5s ci si definisca "compagni" non tanto per il suo significato letterale ma per quello politico-ideologico. Il movimento è scevro da ideologie comuniste o di altro tipo. E' da sempre che il nostro motto è: "non ideologie ma idee!". Dopo questa breve introduzione mi complimento con Ernesto perché ha colto il senso profondo di questa discussione: prendere qualcosa di buono da sistemi differenti dal nostro facendo un'analisi quasi scientifica dei vantaggi ma anche dei problemi di quel sistema. Ed è per questo che non aiuta schierarsi, per ragioni ideologiche personali e spesso poco disponibili al confronto, in favore o contro ma serve analizzarlo e discuterne. Io ho elencato i problemi e ho condiviso la mia esperienza con voi. Stiamo sul pezzo! Se qualcuno ha l'ardire di scrivere qui che in Venezuela non ci sono i problemi che ho elencato lo faccia (e lo dimostri!) ma senza per questo veicolare insinuazioni infondate su di me o su chi era con me a protestare contro le violenze in Venezuela e per il riconteggio dei voti. Quella non era una protesta "ideologica" come Ciro insinua, bensì in difesa della trasparenza (Ciro ti ricorda qualcosa?) e della democrazia. Non mi sorprende non essere capito da chi alla mia domanda: "Ti piacerebbe se Berlusconi parlasse a tutte le tv e a tutte le radio quando vuole e per quanto tempo vuole come faceva Chavez?" mi ha risposto che "Fin quando a farlo era Chavez è un piacere!" ...e non scherzava! Signori qui parliamo di un supporto cieco al chavismo e adesso, un po' mi fa ridere , al madurismo. Ciro, solo ora collego il tuo nome (che non so perché non compare nell'identità del meetup bensì compare CBJCM-NA user 8027419) alla tua persona. E' spesso stato ribadito nelle riunioni di cercare di usare il proprio nome e la propria foto per conoscerci meglio. Siamo un gruppo no? Come hai menzionato ci siamo incontrati il 19 aprile in occasione dell’anniversario dell’indipendenza del Venezuela. A quest'evento sarebbe logico pensare che fossero invitati prima di tutto i venezuelani. Peccato che il console è stato ben attento a non coinvolgere i propri connazionali, infatti erano presenti solo italiani oltre al console, al suo ufficio e ad un signore venezuelano di nome Alvaro (che conosco) che da anni collabora con il consolato di Napoli. Ma non importa: per fortuna i venezuelani lo hanno saputo e sono andati a manifestare. La ragione di questa scelta è probabilmente data dal fatto che nelle ultime elezioni il consolato di Napoli ha registrato circa 100 voti per Capriles e solo 8 per Maduro. E' ovvio che, come scrive il tuo amico (o se preferisci "compagno") nel sito che hai citato, questo incontro fino al nostro arrivo era stato caratterizzato da "interventi estremamente misurati ed equilibrati". Questo avviene in tutte le riunioni dove c'è solo un punto di vista! I venezuelani "dissidenti" (famiglie con figli a seguito modeste e non ricche come avvalorato da questo blogger) ed io ci eravamo riuniti (come riportato da questo servizio del TGR al minuto 19.50 circa)
la mattina dello stesso giorno, proprio per la ricorrenza del 19/4, giù al consolato venezuelano di Napoli per protestare contro le violenze avvenute in Venezuela in seguito alle proteste per i presunti brogli delle ultime elezioni e per chiedere un riconteggio che fino a quella mattina non era stato concesso dal CNE (che era la stessa richiesta della decina di morti ammazzati di Caracas! Bisognava uccidere circa 15 manifestanti per accettare il riconteggio dopo delle elezioni vinte per pochissimi voti?).Quando ci siamo resi conto che il console non c'era poiché si era recato ad omaggiare Bolivar al parco virgiliano, ci siamo sorpresi poiché negli anni passati era consuetudine da parte del consolato invitare i venezuelani a partecipare a tale evento e una parte della protesta ha deciso (per essere ascoltata) di raggiungere il console e portargli il nostro messaggio in maniera pacata e pacifica (solo donne e cartelli oltre ad una violenta e pericolosa ragazza che aveva nella borsa un cacerolazo che è appunto il simbolo di una manifestazione pacifica e rumorosa e ciononostante si è anche astenuta dall'adoperarlo per rispetto alla figura di Bolivar e per non risultare provocatoria al contrario di quanto scritto dal tuo amico). Un poco alla maniera berlusconiana le tue affermazioni e soprattutto quelle del tuo amico blogger (che non consente commenti al suo post), tendono a non "stare sul pezzo" come si dice in giornalismo, bensì a screditare l'interlocutore.
Marcello Gambardel...
Postato il 27-apr-2013 18.36
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 10
Io non ho mai né difeso né parteggiato per Capriles! E l'assunto di quella protesta era trasparenza e democrazia. Non lo chiediamo anche noi del m5s da anni? Oppure difendiamo questi valori e principi solo quando ci "conviene"? Io li difenderò sempre, in ogni luogo (non solo nel mio paese) e anche se per questo dovessi rimettere in discussione (come ho fatto) antiche simpatie politiche! Caro Ciro, se una ragazza ti ha detto di "andartene a Cuba" ha sbagliato ma ciò dimostra che il senso della vostra accesa discussione (dalla quale mi dissocio totalmente) era esclusivamente di tipo ideologico (cvd). Parlando con mia moglie ho anche scoperto che è stata lei a dire al professore di diritto costituzionale di vergognarsi in quanto il professore gridava con grande veemenza contro queste signore chiamandole ragazzine però contemporaneamente affermava di essere stato in Venezuela moltissimo tempo fa prima del primo governo Chavez (?)... io se non conosco un tema ho il buon senso di tacere... altrimenti se dico inesattezze usando come scudo mio incarico universitario posso aspettarmi che qualcuno mi dica di vergognarmi. Soprattutto se mi qualifico come professore e poi aggredisco il mio interlocutore gridando è lecito domandare "che professore sei?". Poi rileggendo il tuo parallelo tra me e i fascisti la mia reazione è di compatimento. Compatimento per chi ancora oggi resta imprigionato in questi schemi; compatimento per quelli che "chi non la pensa come me è fascista"; compatimento per coloro che cercano di caricare di ideologie un movimento che nasce anti-ideologico. A tal proposito ti ricordo che io non ti ho avvicinato dicendo “lei mi deve una spiegazione” ma piuttosto dicendo "scusa, ti dovrei parlare" e volevo dire a te e a tutti coloro che ci provano, che nessuno decide da solo del simbolo del movimento e che attestati di solidarietà di tipo meramente ideologico nei confronti di governi di altri paesi (come hai fatto tu al microfono in quell'occasione) possono essere decisi solo mediante votazioni. Questo per vari motivi: 1) E' una posizione del m5s e non una posizione personale 2) Se un pazzo decidesse di parlare in un'assemblea pubblica a nome del m5s in favore dell'operato di Hitler tu ti sentiresti rappresentato da questo pazzo? 3) Presentandoti come rappresentante del m5s a quell'incontro e ossequiando l'operato di Chavez, del suo governo e del suo successore, rappresentavi anche persone come me che non gradivano farlo. Ti sembra giusto? A me no e quindi ti diffido formalmente dal ripeterlo se non a titolo personale. Art.4 del non-statuto: Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi. PS: Ho un'ultima domanda: Sai dirmi per caso da dove prende i fondi il giornale "ALBAinFormazione" ed il suo sito? Dopo questa mia faticosa e gravosa difesa (meno male che è sabato ) dalle pressioni di Ciro e del suo amico blogger vorrei che tornassimo sul tema ricordato poc'anzi da Ernesto che è l'unico tema che davvero interessa a tutti!
to da Marcello Gambardella il 27-apr-2013 18.48
Michele Molisso
Postato il 27-apr-2013 19.21
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user 50007352Napoli, NA Post n.: 17
Tengo a precisare che Ciro Brescia non è intervenuto a nome del 5 stelle, e mai si sarebbe sognato di farlo, posso testimoniare in questo senso essendo stato presente al Virgiliano. Nel suo breve intervento, ha ricordato che l'opposizione in Venezuela ha compiuto atti delinquenziali, infangato e denigrato Maduro e i suoi sostenitori, rendendosi autrice di atti squadristici che ricordano metodi fascisti, adoperando i mezzi di informazione di cui dispone per calunniare, ricevendo il sostegno nel disinformare dei media occidentali, tra cui quelli italiani che adoperano la stessa tecnica calunniatrice nei confronti del M5S, come ha ricordato Ciro ed è stata quella l'unica volta in cui ha citato il M5S. Piaccia o non piaccia agli oppositori italo-venezuelani di Maduro, Beppe Grillo, scevro da qualsiasi ideologia marxista, ha parlato dell'opera del modello rivoluzionario bolivariano nel Sudamerica come esempio di buon governo contro l'imperialismo finanziario, quello che sta schiavizzando i popoli e impoverendo i paesi più deboli dell' Europa.
dora
Postato il 27-apr-2013 19.39
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 70
Continuare una discussione manichea tra opposti depositari di verità e fatti è non solo sterile ma inutile. Un dato incontrovertibile è che Chavez ha cambiato l'importanza politica del Venezuela non solo nell'America/Latina ma in tutto il mondo. Ha ridato la speranza ed un futuro a masse di diseredati nel suo paese che lo hanno sempre sostenuto. Tutto cio non significa che non ci sia molto da fare ancora per migliorare la società venezuelana, anzi penso che l'attuale presidente Maduro non avrà vita facile. Qui non dobbiamo fare gossip o inciuci ma approfondire una esperienza di rivoluzione democratica che, senza distruggere le istituzioni rappresentative, ha cambiato il volto di una nazione; ci interessa la realizzazione pacifica di cambiamento. La contrapposizione non è una soluzione. Non critichiamo, costruiamo. Personalmente ritengo che la violenza non si combatte con leggi repressive ma creando l'uguaglianza sociale. L'uguaglianza economica non è la stessa cosa di quella economica, ma questo è un discorso da approfondire e riguarda non solo Venezuela o Brasile bensì anche Scampia. La mia proposta sugli scambi interculturali si può inserire in un discorso di approfondimento "face to face" della realtà venezuelana e a tal fine credo che si possa iniziare a cercare la risposta ai quesiti che poneva Stefania sui costi oltre che a costruire un progetto di inerscambio.
dora
Postato il 27-apr-2013 19.41
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 71
Ohps intendevo: interscambio
CBJCM-NA
Postato il 27-apr-2013 20.24
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 733
Marcello Gambardella, mi dispiace che tu menta sapendo di mentire. Aveste avuto un atteggiamento più educato, tu e le tue amiche italo-venezuelane nei nostri confronti non mi sarei irritato. Tu, nello specifico, ti sei comportato in maniera che dire sciocca, presuntuosa ed arrogante è poco, altro che chiedere scusa! E stai continuando a farlo: quando andavi a scuola accusavi la tua maestra di essere una comunista mangiabambini quando ti invitava studiare o giocare con i tuoi "compagni"? La bacchettavi perché le dicevi che non bisognava usare questo termine? Una parola nobilissima, tra l'altro, significa "colui che condivide il pane con gli altri", come faceva il Cristo con gli apostoli e per la quale dovresti portare solo rispetto. Se non mi conosci non è certo responsabilità mia. Questo profilo ha una sigla collettiva perché viene utilizzato, da anni, per riportare principalmente articoli e commenti anche di altri e non solo del sottoscritto. Come non è mia responsabilità se hai usato i tuoi primi dieci post su questo meetup con l'obiettivo esclusivo di fare ciò che fanno tutti i media mainstream in questo paese: gettare fango sul processo bolivariano. Credo che i tuoi tentativi di captatio benevolentiae siano piuttosto inutili quanto patetici: ti assicuro che Ernesto (e non solo lui) mi conosce benissimo, da anni. Per quanto concerne il blog wordpress è gratuito e si regge sull'attività dei soci e dei sostenitori. Abbiamo un sito (in costruzione) che costa 70 euro all'anno circa. Della rivista cartacea sono stati pubblicati sette numeri che puoi scaricarti facendo riferimento a questo link:http://albainformazio... In Venezuela dicono anche cada ladron juzga por su condicion, ti consiglio di fare più attenzione a quello che dici: nella tua ansia di screditare gli altri potresti rischiare di screditarti da solo. Per quanto mi riguarda io non sono nessun depositario di verità, e non me ne vado certo in giro a parlare a nome di niente e di nessuno se non autorizzato, contrariamente alle falsità sostenute da Marcello Gambardella, il metodo che utilizzo è quello problematizzante, quello del pedagogista brasiliano Paulo Freire, per intenderci, che ha fondato la sua scuola proprio sulla critica alla cultura depositaria (tipo deposito bacario...). Il Venezuela non è l'Italia ed è sciocco pensare che sperequazioni e contraddizioni ataviche e plurisecolari si possano superare facilmente nel giro di un decennio. Le conquiste sociali del Venezuela hanno radicalmente trasformato, ed in meglio, il Venezuela odierno, riconosciuto da organismi internazionali dall'ONU in giù. Le cosiddette mete del millennio sono state raggiunte e superate ben prima della data stabilita del 2015. Voler occultare o sminuire questi aspetti è intellettualmente disonesto ed infamante. Chi aiuta la campagna che sponsorizza Capriles Radoski, si sta schierando dalla parte del Berlusconi venezuelano, uno squallido personaggio, amico di mafiosi e criminali di ogni risma, che dovrebbe stare in galera e che invece sta in politica per garantire i suoi privilegi e quelli dei suoi amici. Motivo per il quale sono io che diffido te dall'utilizzare questi spazi per sponsorizzare le campagne mafiose di siffatti personaggi. Un saluto a tutti, Ciro
to da CBJCM-NA il 27-apr-2013 21.18
Marcello Gambardel...
Postato il 28-apr-2013 2.05
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 11
Non permetterò che un'analisi interessante e potenzialmente utile su un sistema sociale differente dal nostro dal quale ricavare informazioni, come quella di questa discussione, si trasformi in una diatriba di accuse e repliche. Ciononostante mi si permetta di difendermi per la seconda volta da una serie di violente affermazioni dirette al sottoscritto. Dopo di ciò credo di parlare a nome di tutti pregando Ciro di proseguire nell'analisi dell'oggetto di questa discussione così come propone il commento di Dora evitando di coinvolgere la mia persona con ulteriori provocazioni. Anche per questo sarò ultra-sintetico Elenco delle provocazioni di Ciro Brescia: 1. mi dispiace che tu menta sapendo di mentire Quali bugie? Per ogni bugia (dimostrata) da me scritta chiederò pubblicamente scusa alla prossima riunione! 2. Aveste avuto un atteggiamento più educato Le ragazze si sono fermate in silenzio con i cartelli a 100 metri dalla statua di Bolivar dov'era la vostra "parata". Io non ho voluto fare una foto (e non credo che sia cattiva educazione) e per questo il console stesso mi ha avvicinato e da lì, non fosse stato per le urla dei "compagni italiani" (anche perchè i venezuelani, per chi li conosce non sono abituati come noi a discutere gridando), è nata una discussione educata e civile infatti è stato proprio il console a voler raggiungere il gruppo di silenziose manifestanti. Addirittura il professor Maury dell'Orientale, che era presente, mi ha fatto i complimenti per aver contribuito a stimolare educatamente un dialogo costruttivo. 3. ti sei comportato in maniera che dire sciocca, presuntuosa ed arrogante è poco, altro che chiedere scusa! Qui leggo solo offese (oltretutto senza nemmeno circostanziarle) e mi limito a farti notare che non è questo il luogo adatto. 4. "compagni"... blablabla E' inutile che ti dilunghi in discutibili metafore religiose: conosci benissimo la differenza di utilizzo della parola "compagno". Leggi la definizione numero 5: compàgno [kom'pa??o] s.m., agg. 1 agg molto simile 2 sm chi divide con altri divertimenti, attività, ecc. 3 sm in vari giochi, colui con cui si gioca in coppia 4 sm {commercio} socio in un'azienda 5 sm nome con cui si chiamano gli aderenti ai partiti comunista e socialista 5. hai usato i tuoi primi dieci post su questo meetup con l'obiettivo esclusivo di fare ciò che fanno tutti i media mainstream in questo paese: gettare fango sul processo bolivariano. Ho espresso le mie idee (E' ancora possibile farlo anche se, di grazia, difformi dalle tue?) e descritto la mia esperienza nella società venezuelana. Se purtroppo sono quelle le condizioni di vita dei cittadini venezuelani, ciò non significa che chi le racconta getti fango. Questo ragionamento mi ricorda molto quando Roberto Saviano fu accusato di aver gettato fango su Napoli con il suo libro, da un manipolo di camorristi e di politici asserviti alla camorra. 6. i tuoi tentativi di captatio benevolentiae Ernesto ha fatto un commento che condividevo e l'ho scritto. Che ti conosca mi importa molto poco. Non credo che tutte le persone che ti conoscono siano costrette a condividere le tue idee? 7. Per quanto concerne il blog wordpress è gratuito e si regge sull'attività dei soci e dei sostenitori. Tra i sostenitori c'è anche il consolato? La domanda è lecita no? Poi sbaglio o il sito vende anche gadget su Chavez... fonte tanto imparziale sull'argomento non dev'essere.... o sbaglio? 8. ti consiglio di fare più attenzione a quello che dici: nella tua ansia di screditare gli altri potresti rischiare di screditarti da solo. Innanzitutto questa frase ricorda il genere di frasi del film "Il padrino" e come tutte le altre è priva di riferimenti. Cosa avrei scritto per screditarti? In secondo luogo, specie in questo meetup non è bello leggere che qualcuno consiglia a qualcun altro di "fare attenzione a ciò che dice". Io ho la coscienza pulita e ho vissuto già minacce di questo tipo (ad esempio dal professor Federico Alvino che minacciava la querela perchè avevo riportato vecchi articoli di giornale che lo "sputtanavano" e lui era candidato con l'UDC alle comunali ma questa è un'altra storia!) ma non sono un analfabeta e so difendermi specialmente su questo terreno quindi non pensare di intimidirmi con frasi del genere! 9. Chi aiuta la campagna che sponsorizza Capriles Radoski, si sta schierando dalla parte del Berlusconi venezuelano, uno squallido personaggio, amico di mafiosi e criminali di ogni risma, che dovrebbe stare in galera e che invece sta in politica per garantire i suoi privilegi e quelli dei suoi amici. Motivo per il quale sono io che diffido te dall'utilizzare questi spazi per sponsorizzare le campagne mafiose di siffatti personaggi. Per la quarta volta: io non aiuto o sponsorizzo nessuna campagna! Mi interessano questioni più "alte". Capriles per di più non mi piace così come non mi piace Maduro ed il suo entourage. Piuttosto sbaglio o la propaganda reiterata pro-Chavez e pro-Maduro è proprio ciò che hai fatto tu in ogni post di questa discussione? Hai ragione: questi spazi non sono nati per sostenere campagne politiche!! Adesso che hai ottenuto la mia replica ti prego di terminare questa "polemica personale" che interessa poco al gruppo in modo da permettere anche agli altri di continuare quest'interessante discussione.
to da Marcello Gambardella il 28-apr-2013 2.08
CBJCM-NA
Postato il 28-apr-2013 10.56
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 734
Marcello Gambardella, che fai, adesso tu ti arroghi il diritto di parlare a nome di tutti? Chi ti avrebbe investito di questa nobile mansione? Lascia che gli altri parlino per loro, se vogliono, tu intanto parla per te. Forse non te ne sei accorto, accecato dalle tue ansie irrazionali di gettare fango sul 'proceso bolivariano', che tutto quello che ho postato fin qui, e che continuerò a postare che ti piaccia o meno, non solo sono elementi utili per la discussione, ma sono anche una risposta chiara e precisa alle tue insulse speculazioni e senza fondamento: Non posso concedere, né a te, né a nessuno altro, di andare in giro dicendo che il sottoscritto va senza mandato a parlare a nome di... Come hanno potuto ascoltare tutti i presenti al Virgiliano, comunque essi la pensino, il mio intervento ha sottolineato un fatto incontrovertibile: i media mainstream tanto a livello nazionale, come a livello internazionale, che si considerino essi tanto di "destra" quanto di "sinistra", sono impegnati in una campagna mediatica terroristica contro il processo bolivariano, alla stessa stregua e con la stessa virulenza con la quale sono impegnati a screditare il M5S, non a caso le accuse che si muovono sono le stesse: populisti, buffoni, pagliacci, comunisti, pazzi... e chi più ne ha più ne metta. Il tuo comportamento è stato presuntuoso ed arrogante, oltre che sciocco, perché, dopo aver sentito queste parole ti sei avvicinato con fare intimidatorio, senza nemmeno salutare e qualificarti - visto che non credo avessimo mai avuto prima motivo di conoscerci e di parlare - affermando che non mi sarei dovuto permettere di fare non si sa bene cosa. Reitero il concetto per la quinta volta: questo comportamento non te lo concedo. Sei così ingenuo da credere che quello che fai e che dici sia davvero "neutrale" ed "obiettivo"? Non lo voglio credere. O forse dovrei crederci, l'alternativa è pensare che tu non sia solo ingenuo. Non so cosa sia peggio. Se usassi il termine "amico" ti rizeleresti parimenti? Eppure dovresti sapere che è utilizzato dai membri dell'internazionale democristiana per qualificare i suoi aderenti. Che facciamo, cancelliamo questi termini dal vocabolario? La campagna del cosiddetto riconteggio dei voti è stata lanciata dal candidato perdente Capriles Radonski, quindi non è nulla di neutrale. Intanto Per gli oltre tremila osservatori internazionali Maduro ha vinto. Gli unici, guarda un po', ad avere qualche resistenza sono proprio quelli del governo USA, della Trilaterale, del gruppo Bilderberg... che appoggiano, ovviamente, il mafioso... che vuole il riconteggio! Dovresti ben sapere che i manifestanti uccisi di cui parli, ma naturalmente ti guardi bene dal dirlo, sono vittime delle orde fasciste del mafioso Radonski: "Sono state assaltate e date alle fiamme sedi del Psuv, assediate abitazioni di militanti e dirigenti del processo rivoluzionario, la sede dell’emittente satellitare Telesur e della Venezolana de Televisión. Addirittura devastati venticinque Centri Medici Integrali dove i medici cubani assicurano prestazioni sanitarie gratuite per la popolazione, i supermercati statali Misión Mercal e le case popolari della Gran Misión Vivienda. In un inquietante crescendo di odio classista. Senza contare minacce e aggressioni fisiche subite da esponenti politici, giornalisti e artisti di sinistra. Il bilancio è pesante: sono ben nove i morti (sette colpiti a morte con armi da fuoco, due investiti da camion) e oltre cento i feriti, che dai media nostrani sono indicati come il frutto di generici e non meglio precisati «scontri» tra le fazioni in lotta e la polizia". Tutto ciò perché questo impresentabile personaggio che si picca di essere il capo "dell'opposizione" ha pensando bene di aizzare i suoi gridando al "fraude electoral". E' strano, invece, che quando il mafioso Radonski, ha vinto le elezioni regionali nello stato di Miranda, per poche decine di migliaia di voti, non abbia sentito il dovere di chiedere il riconteggio. Non l'ha fatto nemmeno il candidato bolivariano Elias Juaua, per il semplice fatto che il sistema elettorale venezuelano è universalmente considerato, il più sicuro del mondo, da gente come l'ex presidente USA Jimmy Carter. Paradossalmente, proprio per questo motivo dovrebbero essere, invece, altri ad avere qualche dubbio sulla sicurezza di questo sistema, visto che le macchine sono prodotte negli USA e alla luce del fatto che i sondaggi davano uno scarto di voti molto maggiore a favore del candidato Maduro. Avrebbe potuto chiedere il riconteggio dei voti anche Chavez quando la Rivoluzione perse per lo 0,2% il referendum costituzionale qualche anno fa. Non solo non è stato fatto, rispettando il primo risultato delle urne, ma quando il CNE ha dichiarato le prime cifre con uno scarto irrisorio, Chavez stesso ha preferito dichiarare perso il referendum, prima che tutti i voti venissero contati fino alla fine! Che differenza di stile, vero? La differenza, invece, tra me e te, è che io sono dichiaratamente a sostegno della Rivoluzione bolivariana, e ne vado fiero (ben al di là del governo o di qualche candidato, quindi), e considero patetici quelli che mi vengono a parlare di "neutralità" come se fosse una possibile virtù (come se si potesse essere neutrali tra chi appoggia Berlusconi e chi appoggia il protagonismo democratico e partecipativo!), invece tu, riprendi pari pari, il canovaccio manipolatore delle critiche "dell'opposizione" del mafioso Radonski, tentando di smarcarti da questo screditato personaggio al servizio delle oligarchie internazionali (a cominciare da quelle USA e UE) e ti accompagni con gente che ritiene che il termine "tupamaros" sia un'offesa! Che dirti di più, mentre in Italia gli stragisti ed eversori del gruppo Bilderberg, versione moderna, e se possibile anche peggiore, del nazi-fascismo, decidono quale debba essere il governo del nostro paese, come denunciato da Ferdinando Imposimato, la televisione pubblica venezuelana VTV, e la satellitare latinoamericana TeleSUR, danno spazio con una lunga intervista, allo scrittore Daniel Istulin impegnato a denunciare questi lobbisti internazionali:
Daniel Istulin è lo stesso personaggio che ha dichiarato che Mario Monti dovrebbe stare in galera e non in politica:
Un caro saluto, Ciro
to da CBJCM-NA il 29-apr-2013 0.23
CBJCM-NA
Postato il 28-apr-2013 14.21
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 735
Denuncias carecen de pruebas (VIDEO) Pronunciamiento del CNE: Se realizará auditoria, pero no en los términos solicitados por impracticables
Abril 27 de 2013.-No le corresponde al CNE recibir solicitudes de impugnación en estos casos. Le corresponde al TSJ / Presidenta del ente electoral, Tibisay Lucena, explicó en cadena de radio y TV cómo se hará la auditoría A continuación, el discurso completo de la presidenta del Consejo Nacional Electoral, Tibisay Lucena, en cadena de radio y televisión: Un saludo a toda Venezuela. Hemos decidido hacer esta cadena nacional para informar sobre las decisiones que el Consejo Nacional Electoral ha tomado en relación con la ampliación de la Verificación Ciudadana, fase II. El pasado 18 de abril, este Poder Electoral aprobó esta ampliación, luego de una solicitud hecha a esta institución. Desde entonces hemos estado trabajando para garantizar el buen desenvolvimiento del procedimiento aprobado. Es importante resaltar que las organizaciones con fines políticos auditaron en cada una de las fases del proceso electoral todos los elementos que conforman el sistema automatizado, certificando el buen funcionamiento e integridad del sistema. Allí están las actas de cada auditoría con la firma de sus técnicos, las cuales pueden ser consultadas en el sitio oficial del CNE por quien quiera hacerlo. Adicionalmente, en el lapso previo a la elección, el equipo del ciudadano Capriles solicitó otras garantías que fueron sumadas al resto de auditorías que ya forman parte integral del sistema electoral, y que el Poder Electoral aprobó luego de constatar que se trataban de solicitudes razonables y dentro del marco de la ley, todo con el ánimo de generar un ambiente favorable para el evento. Solicitaron en ese momento la incorporación de un testigo por candidato en la sala de transmisión del Sistema de Información al Elector (SIE). Se aprobó. Solicitaron la inclusión de un testigo en la sala de contingencia de miembros de mesa. Se aprobó. Solicitaron una nueva auditoría a la memoria removible con datos de las máquinas de votación. Se aprobó. Estas garantías adicionales, incluyendo la nueva auditoría que mencionamos suman un total de 18 procesos de auditorías. Estas auditorías ahora son desconocidas y silenciadas. Con ese desconocimiento se busca lesionar el proceso electoral aludiendo a temas que ya fueron revisados y certificados por sus propios técnicos. Tal y como lo demuestran unas actas que son de conocimiento público. Un sistema electoral que ha sido reconocido elección tras elección en sus fortalezas, en la confiabilidad de los resultados electorales que han favorecido a unos y otros, y cuya credibilidad se ha demostrado con la alta participación en las elecciones. Continua qui 27/04/13.-A través de un análisis estadístico realizado por el Center for Economic and Policy Research (Centro de Investigación Económica y Política, CEPR por su sigla en inglés), demuestra que si fueran ciertas las denuncias por parte de la oposición venezolana, de que la victoria del presidente Nicolás Maduro se obtuvo por medio del fraude, sería prácticamente imposible haber obtenido el resultado que arrojó la auditoría del 53 por ciento de las máquinas de votación que se llevó a cabo al final de la jornada del 14 de abril en Venezuela. Las posibilidades de obtener el resultado de la primera auditoría, si la elección venezolana fuese un fraude, serían menores a uno en 25 mil trillones. Además, el análisis estadístico demuestra que la auditoría no pudiese arrojar un resultado diferente para la elección presidencial en ese país suramericano. Mark Weisbrot, codirector del CEPR, aseveró que el Gobierno de Estados Unidos debiera saber sobre estos estudios estadísticos, ya que aún “resulta difícil explicar por qué se están negando a reconocer al presidente electo en contraposición a todos los países de América Latina y de la mayor parte del mundo.” “Los resultados son en realidad bastante intuitivos,” dijo Weisbrot. “Con una muestra así de grande verificada durante la ‘auditoría en caliente’ del 14 de abril, si en realidad existieran discrepancias entre el total en las máquinas y el conteo de los recibos de papel, se hubiera visto en algún lado. Pero no fue así”. Cuando se cerró el proceso electoral en Venezuela, una muestra aleatoria del 53 por ciento de todas las máquinas (20 mil 825 de un total de 39 mil 303) fue seleccionada, y se realizó un contraste manual de las papeletas. Esta “auditoría en caliente” se hace en el propio lugar, en presencia de observadores de ambas campañas, además de testigos de la comunidad. No hubo informes de los testigos o de funcionarios electorales en los sitios acerca de discrepancias entre los totales de las máquinas y el conteo manual. Luego de que el Consejo Nacional Electoral de Venezuela (CNE) anunciara los resultados la noche del 14 de abril, el sector de la derecha venezolana exigió la realización de un “reconteo” de todos los comprobantes electorales que arrojaron las máquinas de votación, y posteriormente pidieron conteo manual del 46 por ciento del restante de las cajas selladas, que contienen los comprobantes electorales que aún no han sido auditados. Los resultados de la elección presidencial del 14 de abril en Venezuela, le dieron a Nicolás Maduro 7 millones 575 mil 506 votos, y a su competidor Henrique Capriles Radonski 7 millones 302 mil 641 votos. Una diferencia de 272 mil 865 votos, o del 1.8 por ciento del doble total de los candidatos. El CEPR es un centro de investigación independiente y no partidario, establecido para promover el debate democrático sobre los temas económicos y sociales más importantes que afectan la vida diaria de las personas. La junta asesora de CEPR incluye a los economistas y ganadores del Premio Nobel, Robert Solow y Joseph Stiglitz, un profesor de Economía en la Universidad de Harvard Richard Freeman, y Janet Gornick profesora en el Centro de Graduados de CUNY.
to da CBJCM-NA il 28-apr-2013 14.30
Marcello Gambardel...
Postato il 28-apr-2013 23.15
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 12
Tradotto: niente riconteggio! Complimenti per la trasparenza e per il sistema democratico "perfetto"! Con questo ho chiuso visto che non intendo accettare ulteriori provocazioni da parte di Ciro Brescia. PS: Almeno sei venuto allo scoperto: sei un neutrale analista del proceso bolivariano PPS: Certo che Chavez non ha chiesto il riconteggio del referendum di riforma costituzionale che ha perso che prevedeva la possibilità della propria ennesima ricandidatura (oltre ad ampissimi poteri del presidente): Gli è bastato ignorarne il risultato. Chi detiene il potere non "strepita" mai.
CBJCM-NA
Postato il 29-apr-2013 0.02
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 737
Caro "amico", a questo punto comincio a dubitare seriamente della tua capacità di intendere, o forse hai problemi con il castigliano... o proprio ti ci metti di impegno! Proviamo allora con un articolo in italiano. Comunque sono io, piuttosto, che non ho mai accettato le tue insulse provocazioni da persona intellettualmente disonesta quale stai ampiamente dimostrando di essere. Concedo solitamente il beneficio del dubbio ai miei interlocutori, ma a me pare che qui tu abbia passato abbondantemente il segno con questo tuo atteggiamento così squallido e insensato. Ma ci fai o ci sei? Ci sei venuto o ti ci hanno mandato? Le mie posizioni sono chiare e pubbliche dall'ormai lontano 2010, essendo uno dei 1.400 cittadini di questo paese che sono stati candidati nelle liste del M5S, ossia dalla prima volta che il MoVimento si è presentato alle elezioni, indi per cui non si capisce di cosa tu vada cianciando. Se non l'hai capito siamo in guerra, e quando si è in guerra, o si è da una parte o dall'altra della barricata, e tu sei al servizio di una campagna lanciata da un candidato mafioso a sua volta a servizio dell'imperialismo USA e UE, come fa notare il presidente dell'Ecuador Rafael Correa: Correa advierte de plan para “deslegitimar” al gobierno de Maduro El Presidente de Ecuador, Rafael Correa, aseguró que grupos de la derecha venezolana están creando una campaña para posicionar la idea de que en ese país suramericano hubo fraude electoral el pasado 14 de abril, logrando así un desgaste al gobierno del Presidente electo Nicolás Maduro. “Hay toda una campaña publicitaria para posicionar la idea de que ha habido fraude, de que la victoria es ilegítima y desestabilizar al gobierno venezolano”, mencionó Correa durante su informe sabatino. Correa consideró que el margen de diferencia entre el candidato de derecha Henrique Capriles y el candidato socialista postulado por el Comandante Hugo Chávez, Nicolás Maduro, fue la oportunidad para que se quiera deslegitimar los resultados. “Los mismos conspiradores de siempre tratan de deslegitimar el triunfo de Nicolás Maduro, desgastar su gobierno, si es posible desestabilizarlo y en tres años (de acuerdo a la Constitución de Venezuela) se puede pedir la revocatoria del mandato”, recalcó. También dijo que no hay cómo dudar de los resultados de las elecciones presidenciales realizadas en Venezuela, ya que observadores internacionales trabajaron junto al desarrollo del proceso y se ha hecho la auditoría al 54 por ciento de los votos. El Presidente ecuatoriano, confía en que el pueblo venezolano seguirá construyendo la patria que Hugo Chávez encaminó por 14 años, “ahí está el pueblo del comandante Chávez. Ahí está Nicolás Maduro, un gran presidente latinoamericano”. Asimismo, destacó que el sistema electoral venezolano es “tal vez el mejor sistema del mundo, es totalmente electrónico, ya ha habido 18 elecciones con ese sistema, jamás se ha cuestionado un solo voto”. (Con información de Telesur) --- Geraldina Colotti INVIATA A CARACAS VENEZUELA·Capriles insiste: «Il voto è una truffa, nuove elezioni» «Connessione aprile», scoperto un piano per destabilizzare il paese Invalidare il voto delle presidenziali. In Venezuela, l’opposizione non demorde e continua a battere su questo tasto. Il 14 aprile, Henrique Capriles Radonski, leader della Mesa de la unidad democratica (Mud) è stato battuto per poco dal candidato chavista Nicolas Maduro (48,95% contro 50,78%). Ha subito gridato alla frode e ha incitato i suoi allo scontro aperto (9 chavisti sono stati uccisi), poi ha chiesto di ricontare manualmente tutti i voti. Una richiesta impossibile, poiché la Costituzione prevede il ricorso al voto elettronico, in base al quale si procede al riscontro del 54% delle schede prima di comunicare il risultato. Tutti gli organismi internazionali, presenti come osservatori, hanno d’altronde certificato la trasparenza e l’affidabilità del voto. Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha comunque accettato di verificare anche il restante 46% delle urne. Capriles ha però fatto sapere che impugnerà comunque la decisione del Cne e ricorrerà al Tribunal supremo de justicia (Tsj). Il Comando Simon Bolivar (il comitato elettorale di opposizione) sostiene di aver raccolto «oltre 52.000 denunce» di irregolarità. Il chavismo ha reagito con video e testimonianze che argomentano violenze xenofobe, minacce e aggressioni da parte del campo avverso. Il governo ha denunciato Capriles, leader del partito Primero Justicia e Leopoldo Lopez, coordinatore di Voluntad popular sia alla magistratura locale che alle istanze di diritto internazionale, ritenendoli responsabili morali delle violenze post-elettorali. Violenze preventivate, secondo il chavismo, che già prima del 14 aveva messo in guardia sull’esistenza di un piano destabilizzante. Il 26 marzo, alcuni deputati di opposizione avevano peraltro affermato l’intenzione di Capriles di invalidare comunque i risultati elettorali. In questi giorni, il neo ministro degli Interni, Giustizia e Pace, Miguel Rodriguez Torres ha illustrato le prove raccolte a partire dall’ottobre scorso in merito a un piano eversivo denominato «Connessione aprile». Ha mostrato alcuni dei «500 filmati» in cui si vedono giovani appartenenti a gruppi di estrema destra e Organizzazioni non governative (Ong) ricevere soldi da agenti stranieri. In questo contesto è stato arrestato un cittadino nordamericano, Tracy Timothy Hallet, in procinto di lasciare il paese. Altri video mostrano dirigenti della Mud impegnati nell’organizzazione militare degli scontri di piazza. Il governo venezuelano ha dichiarato che presenterà una denuncia alle autorità statunitensi. «Tolga il naso dagli affari interni del Venezuela, signor Kerry» aveva detto Maduro dopo le prese di posizioni Usa a sostegno di un nuovo conteggio dei voti. E mentre l’America latina aspetta il viaggio del presidente Usa Barack Obama (a partire da giovedì prossimo), il Venezuela prepara il 1 maggio. Anche Capriles ha deciso di scendere in piazza. ---
to da CBJCM-NA il 1-mag-2013 9.13
dora
Postato il 30-apr-2013 13.51
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 72
LO FACCIAMO IL PROGETTO DI INTERSCAMBIO? Qui alcune proposte CONCRETE! Un progetto di interscambio culturale con il Venezuela per iniziare ad essere steso e quindi partire con eventuali richieste di contributi per l'ospitalità deve necessariamente decidere i soggetti coinvolti nel programma. A) Un programma di interscambio per adulti può iniziare con un gruppo di 10 italiani che si recano in Venezuela per incontrare associazioni, istituzioni ecc.; in questo caso se costituiamo un'asscociazione di interscambio possiamo chiedere il sostegno economico a comune o regione. Alternativamente possiamo chiedere che siano loro a farsi promotori (la seconda è un poco più difficile perchè ci vorrebbe un cosigliere o un assessore che se ne facesse carico) B)Ci sono già programmi per adolescenti realizzati da Intercultura in tutto il mondo e a cui, se vogliamo, possiamo riferirci per l'interscambio con il Venezuela. C)Si può pensare ad un interscambio universitario e in questo caso contattare le università disposte a collaborare. D) Terra/terra:potremmo già iniziare con un piccolo progetto di interscambio interno al meetup della durata di 15/20 giorni per adulti da realizzare il prossimo settembre e consistente nella reciproca ospitalità (significa che chi parte poi si impegna ad ospitare il partner nella propria casa). Per gli italiani il viaggio è autofinaziato, così non dobbiamo chiedere soldi a nessuno; a tal proposito l'esperienza di chi ci è già stato è importante per i contatti da prendere quindi un appello: " Ciro hai suggerimenti, conosci associazioni o persone in Venezuela che potremmo contattare?" A questo punto dobbiamo solo iniziare a trovare le persone disponibili a partecipare dall'Italia e i soggetti venzuelani a cui riferirci.
CBJCM-NA
Postato il 30-apr-2013 23.49
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 738
Certo Dora, c'è l'Associazione Nazionale delle Reti e delle Organizzazioni Sociali della Repubblica Bolivarianadel Venezuela e tutta la rete che ne consegue: a cominciare dagli italo-venezuelani. Il punto di riferimento più sicuro per gli aggiornamenti e i contatti rimane sempre Mario Neri (Facilitatore del Circolo Bolivariano Antonio Gramsci), napoletano che vive a Caracas da oltre 30 anni. L'esperto informatico ed editore Giulio Santosuosso. Solo per fare qualche nome. Di fatto, a Napoli, ma non solo, questi interscambi, anche se in maniera piuttosto informale, scoordinata e discontinua sono già in atto da qualche anno. Potremmo discuterne in un incontro prossimo, c'è Indira Pineda (ormai cubano-napoletana...) che se ne sta occupando, insieme al marito medico, Dario D'Ari, che sono molto interessati a collaborare con la rete del M5S su questi temi. Grazie per il richiamo alla concretezza. Un caro saluto, Ciro P.s.: Detto in altri termini e per amore di completezza: sono anni che "l'opposizione" golpista-filoimperialista, si preprara per disconoscere alla prima occasione utile i risultati, la richiesta del riconteggio è una scusa squallida, a dimostrazione di questo senza nemmeno aspettare il risultato, i mafiosi hanno già annunciato di impugnare comunque il risultato presso il TSJ, Tribunale Supremo di Giustizia... Curioso altresì notare che se negli USA, Obama vince le elezioni con il 49,8% (senza nemmeno arrivare alla maggioranza assoluta, quindi) contro il 49.3% del contendente repubblicano... nessuno si sogna di chiedere il riconteggio... nonostante sia lo stesso ex-presidente USA Carter a sostenere che il sistema elettorale Venezuelano è il migliore del mondo e non certo quello USA... Forse questo si spiega con il semplice motivo che la "sindrome bipolare" è sempre la stessa: Conservatori/Democratici o PD/PdL... condividono la stessa weltanschauung neoliberista mentre in Venezuela si confrontano davvero due visioni diverse e alternative l'una all'altra. Quindi poco importa in questo caso se vinca l'uno o l'altro anche con uno scarto di qualche migliaia di voti (altro che 270mila su una popolazione di 30 milioni!). Chissà... se ci fosse davvero un movimento neolincolniano (o qualcosa del genere...) negli USA anche lì "Repubblicani" e "Democratici" si alleerebbero contro di esso. In questi anni abbiamo organizzato, decine e decine di eventi, incontri, mobilitazioni, discussioni e mai, abbiamo avuto le attenzioni di telecamere e televisioni del sistema mainstream, se non quelle dei signori della DIGOS. La censura e la congiura del silenzio è stata totale. Quando si tratta, invece, di un evento contro la Rivoluzione bolivariana, i media non si lasciano certo perdere l'occasione. (VIDEO) Ecco chi sono i sedicenti progressisti di Capriles Intanto, anche se è in castigliano, posto questo bel video dell'intervento dello scrittore venezuelano Luis Britto Garcia, in occasione della giornata internazionale del libro. Uno dei massimi intellettuali latinoamericani viventi per il quale ho avuto il piacere e l'onore di tradurre un suo articolo: http://albainformazio...
@Michele Molisso:
...Piaccia o non piaccia agli oppositori italo-venezuelani di Maduro, Beppe Grillo, scevro da qualsiasi ideologia marxista, ha parlato dell'opera del modello rivoluzionario bolivariano nel Sudamerica come esempio di buon governo contro l'imperialismo finanziario, quello che sta schiavizzando i popoli e impoverendo i paesi più deboli dell' Europa.
Infatti Michele, qui non si tratta di dichiararsi o definirsi "marxisti" o meno, qui si tratta di analizzare con intelligenza idee e proposte: La figlia del Che La figlia del "Che" e l'embargo a Cuba La triplice sindacale e le aziende ai lavoratori In memoria di Eric Hobsbawm Il marxismo oggi - Eric Hobsbawm Fidel e il futuro del mondo Il compleanno di Che Guevara Il dubbio e' rivoluzionario Assange e il futuro del mondoDal documentario di Dario Azzellini, Comuna en costruccion, la discussione genera partecipazione:
to da CBJCM-NA il 1-mag-2013 18.27
dora
Postato il 3-mag-2013 10.41
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 73
Finalmente si può partire! Credo che x l'interscambio "terra-terra" bisogna già iniziare a sapere chi vuole partecipare. Si deve tenere presente che ogni persona che si reca in Venezuela deve essere disponibile ad ospitare in Napoli. Inizio io che siamo due (Dora e Gennaro) e quindi due venezuelani da ospitare. Appena siamo almeno una decina ad aderire dobbiamo fare un incontro preparatorio per focalizzare la logistica dell'ospitalità, un percorso culturale e le eventuali date di interscambio. A questo punto possiamo iniziare a prendere contatto con i referenti venezuelani Per discutere dell'esperienza venezuelana e fare informazione sull'attuale cambiamento politico istituzionale che sta avvenendo in America Latina. Possiamo iniziare da un progetto di politica estera che potremmo chiamare "discussioni domestiche" ; offro casa mia x un primo incontro.
Marcello Gambardel...
Postato il 4-mag-2013 3.59
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 13
Ai fini dello sviluppo di un ragionamento e per l'evoluzione interiore individuale e collettiva niente è più dannoso del fanatismo.
Niente più del fanatismo può danneggiare i principi cardine del movimento.
Il fanatismo chiude le menti e noi abbiamo bisogno di conservare menti aperte.
Non mi interessano le personali scelte politico-ideologiche (certo è bizzarro che un sedicente comunista difenda con argomenti di tipo religioso la sua abitudine a chiamare compagni i propri amici, ma questo è un altro tema!);
ciò che mi interessa veramente (al di là di simpatie o di antipatie, al di la delle accese discussioni o dei litigi veri e propri, al di la delle provocazioni e delle offese) è unicamente che il movimento non si allontani dalla strada maestra che si è dato sin dal principio!
Questo meetup ed il movimento 5 stelle non sono nati per acclamare, elogiare, difendere e tifare per un'ideologia o viceversa per insultare come allo stadio chi non è d'accordo con noi. Questo gruppo è nato per sviluppare progetti insieme ed i progetti hanno alla base una discussione che dev'essere quanto più prolifica possibile. Se si rimane impiantati sulle proprie posizioni non si cresce e non si va da nessuna parte. Specie se quelle posizioni sono di tipo ideologico anziché di tipo pragmatico.
Tutto ciò è ridicolo! Addirittura Ciro mi ha dato del berlusconiano.......... A ME?????!!!!
Inoltre ha scritto
Eppure "l'atteggiamento mafioso" è proprio questo: cercare di intimidire quando qualcuno dice quel che non si vuol sentire.. e poi offendere con veemenza cercando di screditare senza però rispondere con argomenti. Questo è lo stesso atteggiamento che il movimento combatte da sempre!
Ma vi rendete conto che in questo modo si ammazza il dialogo? Che soddisfazione c'è nel suonarsela e cantarsela da soli... senza contraddittorio?
A nulla è valso, all'inizio di questa discussione, premettere che anch'io originariamente nutrivo simpatia per Chavez... e allora perchè (imprecazione!) non provare a far tesoro dell'esperienza altrui?
Chi dice qualcosa di diverso non è necessariamente un tuo nemico, ma potrebbe essere pure un tuo fratello maggiore che nonostante sia partito da posizioni analoghe alle tue, è giunto a differenti conclusioni derivanti da altre esperienze.
Mi riesce difficile non dare una risposta direttamente a Ciro:
Io ho fornito il mio punto di vista senza mettere gli Stati Uniti e Capriles in mezzo. Analizzalo, contestalo punto per punto. Non puoi uscirtene con il "complotto" in questa discussione... non ti accorgi che è ridicolo?
Se affermi che sono cambiate CONCRETAMENTE le condizioni del popolo venezuelano rispetto a 14 anni fa, affermi il falso sapendo di mentire.
Anche se è chiaro come il sole che per te non è lo stesso, ti ripeto per le millesima volta che per me la questione non è Capriles o Maduro dei quali non me ne può fottere di meno (scusate il termine) ma è il sistema che ci stiamo accingendo ad idealizzare ed eventualmente ad imitare. Se poi arriva qualcuno e dipinge quel sistema come un sistema perfetto e la società che ne deriva come una società giusta ed eguale allora questo è veramente pericoloso; d'altronde per me è difficile trovare una società con più disuguaglianze di quella venezuelana nonostante a molti piaccia definirla socialista (non c'è niente di più lontano e non c'è più grande offesa al socialismo!). Ebbene, questo sistema dal punto di vista pratico e dei suoi effetti concreti sulle persone è un autentico fallimento, e chiunque conosca il Venezuela può confermare il degrado culturale e morale della sua classe dirigente (promotrice di questo sistema ideale solo sulla carta) e le condizioni di totale sudditanza (chavistas) o emarginazione (anti-chavistas) del suo popolo rispetto alle istituzioni.
Comunque ripeto: se in questa discussione si continua a fare un discorso puramente ideologico e unidirezionale, ne usciamo tutti sconfitti ed il risultato sarà solo l'aver sprecato il nostro tempo a digitare frasi su di una tastiera.
Se poi c'è qualcuno che è stanco come me di dover leggere all'interno del meetup gli odierni trattati sui "Manoscritti economico-filsofici del 1844" di Marx (tra l'altro un manuale che seriamente dovrebbero leggere tutti!) e vuole veramente capirci qualcosa in più su quel che succede in Venezuela, posso mettervi in contatto con una ventina di venezuelani che vivono a Napoli e che non la pensano come Ciro (che sono certo sarebbero been lieti di essere ascoltati anche loro). Però farò da intermediario solo ed unicamente se le premesse di questo incontro saranno pacifiche e con l'unico obiettivo di capire le posizioni altrui in maniera rispettosa.... insomma Ciro è invitato ma se si comporterà in maniera più APERTA e gentile di quanto abbia fatto il 19 aprile (quindi senza urlare) e nei suoi post (quindi senza chiudersi e bollare gli altri come nemici o mafiosi o stupidi ecc. ma discutendo e ascoltando).
http://www.youtube.com/watch?v=W9A3E8GdvQk&feature=youtu.be&t=46m24s
stay tuned
Marcello Gambardel...
Postato il 26-apr-2013 20.37
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 8
PS: Anch'io dal 2005 presenzio abitualmente a convegni, presentazioni di libri e riunioni (con l'università ma anche anche col m5s dove spesso erano presenti Marco Savarese e Roberto Fico) che hanno come tema il "sistema Venezuelano". Queste riunioni sono molto interessanti ma bisogna distinguere tra quelle "governative" in cui c'è una delegazione (consolato, ministri, o portavoce) del governo venezuelano e quelle didattiche che studiano il fenomeno da un punto di vista politico-sociale scientifico e quindi neutrale. Io ho imparato a diffidare dalle prime in quanto ricche di propaganda e povere di fonti statistiche attendibili.
(*)Barrios: Favelas costituite da baracche che in genere circondano le città. Si stima che a Caracas vivano 12mln di persone di cui circa 10mln in queste baracche. Dato incredibile se si pensa che in Venezuela vivono circa 26mln di persone. Vinte le elezioni a Caracas è fatta!
to da Marcello Gambardella il 26-apr-2013 20.40
Michele Molisso
Postato il 26-apr-2013 23.24
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user 50007352Napoli, NA Post n.: 15
L’ economia venezuelana e le condizioni sociali durante il governo di Chávez
Ernesto
Postato il 27-apr-2013 8.38
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ABNormal Napoli, NA Post n.: 4.097
vorrei fare 2 considerazioni: 1) qui si sta facendo il solito schieramento, infruttifero per una discussione, tra "tutto il bene" e il "tutto il male" attorno al Venezuela. credo che invece sarebbe utile, indispensabile anzi in questo momento di "pensero unico neoliberista" europeo, capire cosa e quanto possa essere usato dell'esperimento bolivariano qui in europa, o meglio qui in italia o meglio qui nell'area duosiciliana dell'italia. è palese che più si "scende" di benessere più si palesino le esigenze per soluzioni alternative a quelle comode nel 1° mondo. un invito dunque, a tutti in primis a ciro, è di arricchire di spunti su cosa potremmo recuperare, riusare, riciclare, trasformare (si, termini presi volontariamente dalla terminogia del recupero da rifiuto) delle cose fatte lì per elaborarle per la nostra realtà 2) mio padre è di Barranquilla (Colombia) è molto del ramo parentale paterno è diviso tra Barranquilla, Medellin, Bogotà (anche se la maggior parte è "fuggita" a Miami e NY). In Colombia, baluardo USA nell'Am.Latina, la situazione della corruzione, criminalità, degrado non è dissimile da quella che veniva raccontata su Caracas. I miei parenti vivono in parchi armati, girano con guardie del corpo, in SUV rinforzati, nei modi prima descritti. Variante al proiettile in Colombia è la "cravatta", sfregio alla vittima, sgozzata, a cui viene fatta uscire dal collo la lingua... si, sa... i colombiani sono mattacchioni. Questo per dire, non guardiamo con occhi nostri la situazione, o non contestualizziamo la criminalità esistente abbinandola ad un "regime". in brasile i "ninhos da rua" ti sparavano nel capitalismo e ti sparano nel socialismo perchè anche se venissero i faraoni la miseria porta violenza e criminalità. Sono molto interessato ad un ragionare su come arricchire di punti "bolivariani" la situazione italiana. Per nulla ad uno scontro sul "va tutto bene" "va una latrina" di Caracas e dintorni. siamo capaci di un'analisi producente idee?
Michele Molisso
Postato il 27-apr-2013 10.29
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user 50007352Napoli, NA Post n.: 16
"credo che invece sarebbe utile, indispensabile anzi in questo momento di "pensero unico neoliberista" europeo, capire cosa e quanto possa essere usato dell'esperimento bolivariano qui in europa, o meglio qui in italia o meglio qui nell'area duosiciliana dell'italia" É proprio tale riflessione che vogliamo (io, Ciro, e altri compagni) stimolare e indirizzare verso un processo rivoluzionario, radicale e pacifico, animato dalla stessa passione ed ideali, con lo stesso coinvolgimento sentimentale (la connessione sentimentale a cui si richiamava Chavez) ma adattato alla nostra realtà europea, mediterranea, quindi con nuovo modo di agire sul terreno pratico. Fa piacere trovare amici di ideali come Ernesto con cui unirsi in questo percorso.
CBJCM-NA
Postato il 27-apr-2013 12.46
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 731
Non posso che essere contento che si sia aperta questa discussione e che possa essere utile per un vero approfondimento. I meetup d'altronde servono a questo. Come dicono in Venezuela, "irriverenza nella discussione, lealtà nell'azione". La strategia che sta usando oggi la cosiddetta "opposizione venezuelana", alias i golpisti al servizio degli speculatori fiananziari, dei mafiosi legati a doppio filo con le agenzie di ingerenza USA e organismi internazionali (CIA, NED, BM, FMI...), è proprio quella di rispettate il morto per screditare il vivo, ovvero smettere di parlare male di Chavez (improvvisamente divenuto intoccabile dopo averlo insultato in ogni modo etichettandolo come un "mono", ovvero scimmia, populista, buffone, autoritario fascista o parassita castro-comunista... a seconda dei casi...) per focalizzare l'attacco sul vivo, alias il presidente democraticamente eletto Nicolas Maduro, che ascolto con piacere e con attenzione non meno di quanto ascoltassi Chavez, ma questo importa poco. Davvero è un peccato che non ci siano più in rete i due video-incontri con Mario Neri realizzati con l'Associazione Masaniello e questo stesso meetup già qualche anno fa. Dovrebbero essere sul computer di Carlo Alfarano che spero riesca a recuperarli, sono davvero molto interessanti. Mario Neri non ha nessun ruolo governativo, è il facilitatore del Circolo Bolivariano Gramsci degli italo-venezuelani di Caracas, è un piccolo imprenditore, (anche lui ha una bella macchina con i vetri semi-oscuri non certo quelli impenetrabili fumè dei "ricachones" come dicono lì), un commerciante che vive da oltre trent'anni in Venezuela, e conosce bene, quindi la realtà venezuelana, prima e dopo il 1999. Insieme a lui ci sono tanti altri italo-venezuelani, architetti, informatici, insegnanti, casalinghe, che potrebbero dirci tante cose interessanti, quelle che non si leggono su La Repubblica o su L'Unità, su Libero o su Il Giornale, come dicevamo prima, come Attilio Folliero, Giordano Bruno Venier, Evelia Ochoa, Giulio Santosuosso, Antonio Neri, Antonio Mobilia, Mimma di Marcantonio e tanti altri, che credo siano fonti più che attendibili e attenti osservatori, che problematizzano e soprattutto sanno contestualizzare geograficamente e storicamente, come giustamente sottolinea Ernesto, e non si comportano certo come le schiere dei tifosi a prescindere. Cara Maria, non è forse un caso che quei politici come tu li chiami, "puttanieri, mafiosi, baldracche, ladri comuni, banchieri, incompetenti, cerebrolesi, speculatori, papponi, corruttori e corrotti", in Italia come in Venezuela sono nella loro stragrande maggioranza visceralmente schierati contro la Rivoluzione Bolivariana, prima contro Chavez, oggi contro Maduro, e sono perfettamente integranti, come dice Ernesto, con "il pensiero unico neoliberista" di cui è portatore il lider dell'"opposizione" venezuelana Capriles Radonski (la cui famiglia è una delle più facoltose proprietarie di catene di cinema e giornali, amici di speculatori privati, mafiosi maiameri, che, come Berlusconi dovrebbe stare in galera e non in politica come leader dell'opposizione). La cosidetta opposizione venezuelana, dunque, non ha nulla da invidiare a quelli che sono al governo in Italia! Capriles oggi fa pure finta di essere progressista, propria come faceva Berlusconi ai tempi di Craxi, e dice di avere come punto di riferimento il PT di Lula, peccato che il primo a smentirlo sia lo stesso Lula in questo video. Mi fa piacere sentire che Marcello Gambardella voglia essere "non ideologico", mi fa meno piacere aver constatato che le sue amiche italo-venezuelane (in questo link) con cui si accompagnava al Virgiliano per contestare non si sa bene cosa... erano mosse da un feroce e tutt'altro che non ideologico anticomunismo fuori tempo massimo. Al sottoscritto, hanno gridato "Vattene a Cuba", "non vogliamo avere nulla a che fare con questa gentaglia, con questi tupamaros", al prof. Carlo Amirante (già docente di Diritto Costituzionale della Federico II) gli hanno addirittura gridato che "si dovrebbe vergognare di essere un professore..." (sic!). Se poi le amiche italo-venezuelane volessero parlare con una cubana vera che vive in Italia, certamente seria, corretta e preparata, possono, se vogliono, provare ad interloquire con Indira Pineda Daudinot, che differentemente da me e da Nicolas Maduro, ha due lauree (anche se noi, o anche Juan Carlos Monedero non pensiamo che il valore di una persona si misuri sul numero di lauree conseguite). Forse sarebbe il caso di ricordare alle signore italo-venezuelane amiche di Marcello Gambardella, che uno dei massimi leader, fondatore del movimento tupamaros si chiama Pepe Mujica (grande Amico del compianto Hugo Chavez) e che viene considerato generalmente nel M5S come uno dei migliori presidenti di Stato oggi esistenti [(VIDEO+FOTO) Come si fa a non volergli bene?] Quello che poi chiama l'attenzione è che quando venne inaugurato il busto di Bolivar al Virgiliano, quelli che vennero a contestare l'evento erano gli amici di Berlusconi, i fascistoidi di Alleanza Nazionale, che accusavano Chavez di essere un dittatore..., oggi al posto di Alleanza Nazionale ci sono Marcello Gambardella e le sue amiche italo-venezuelane, con l'unica differenze che all'epoca i lor signori di AN avevano avuto la decenza di evitare di insultarci. Sul nostro blog AlbaInFormazione sul nuovo corso latinoamericano, sul quale, tra l'altro, ha avuto modo di parlare, per esempio, lo stesso Beppe in questo video dal min 22',30'' in poi (ALBA, MercoSur, Celac...) potete trovare molto materiale interessante, venendo incontro alla sollecitazione di Ernesto. Alcuni articoli consigliati: Juan Carlos Monedero: «L’Europa insorgente si incontrerà con l’America Latina» come metteva in evidenza prima Michele Molisso: L’ economia venezuelana e le condizioni sociali durante il governo di Chávez o anche qui:50 verità su Hugo Chávez e la Rivoluzione Bolivariana (VIDEO) La guerra alla democrazia
Venezuela: le violenze squadriste, la situazione economica e la disinformazione dei media mainstream Un caro saluto a tutte e a tutti, Ciro
to da CBJCM-NA il 27-apr-2013 14.43
Marcello Gambardel...
Postato il 27-apr-2013 18.35
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 9
Che fatica! E che gravoso compito smentire ogni singola diffamazione atta unicamente a difendere un punto di vista. Io il mio punto di vista sono solito difenderlo con l'informazione e con il ragionamento e per questo sostengo il Movimento Cinque Stelle da prima della sua nascita. Non amo le cieche prese di posizione e non amo sentire che all'interno del m5s ci si definisca "compagni" non tanto per il suo significato letterale ma per quello politico-ideologico. Il movimento è scevro da ideologie comuniste o di altro tipo. E' da sempre che il nostro motto è: "non ideologie ma idee!". Dopo questa breve introduzione mi complimento con Ernesto perché ha colto il senso profondo di questa discussione: prendere qualcosa di buono da sistemi differenti dal nostro facendo un'analisi quasi scientifica dei vantaggi ma anche dei problemi di quel sistema. Ed è per questo che non aiuta schierarsi, per ragioni ideologiche personali e spesso poco disponibili al confronto, in favore o contro ma serve analizzarlo e discuterne. Io ho elencato i problemi e ho condiviso la mia esperienza con voi. Stiamo sul pezzo! Se qualcuno ha l'ardire di scrivere qui che in Venezuela non ci sono i problemi che ho elencato lo faccia (e lo dimostri!) ma senza per questo veicolare insinuazioni infondate su di me o su chi era con me a protestare contro le violenze in Venezuela e per il riconteggio dei voti. Quella non era una protesta "ideologica" come Ciro insinua, bensì in difesa della trasparenza (Ciro ti ricorda qualcosa?) e della democrazia. Non mi sorprende non essere capito da chi alla mia domanda: "Ti piacerebbe se Berlusconi parlasse a tutte le tv e a tutte le radio quando vuole e per quanto tempo vuole come faceva Chavez?" mi ha risposto che "Fin quando a farlo era Chavez è un piacere!" ...e non scherzava! Signori qui parliamo di un supporto cieco al chavismo e adesso, un po' mi fa ridere , al madurismo. Ciro, solo ora collego il tuo nome (che non so perché non compare nell'identità del meetup bensì compare CBJCM-NA user 8027419) alla tua persona. E' spesso stato ribadito nelle riunioni di cercare di usare il proprio nome e la propria foto per conoscerci meglio. Siamo un gruppo no? Come hai menzionato ci siamo incontrati il 19 aprile in occasione dell’anniversario dell’indipendenza del Venezuela. A quest'evento sarebbe logico pensare che fossero invitati prima di tutto i venezuelani. Peccato che il console è stato ben attento a non coinvolgere i propri connazionali, infatti erano presenti solo italiani oltre al console, al suo ufficio e ad un signore venezuelano di nome Alvaro (che conosco) che da anni collabora con il consolato di Napoli. Ma non importa: per fortuna i venezuelani lo hanno saputo e sono andati a manifestare. La ragione di questa scelta è probabilmente data dal fatto che nelle ultime elezioni il consolato di Napoli ha registrato circa 100 voti per Capriles e solo 8 per Maduro. E' ovvio che, come scrive il tuo amico (o se preferisci "compagno") nel sito che hai citato, questo incontro fino al nostro arrivo era stato caratterizzato da "interventi estremamente misurati ed equilibrati". Questo avviene in tutte le riunioni dove c'è solo un punto di vista! I venezuelani "dissidenti" (famiglie con figli a seguito modeste e non ricche come avvalorato da questo blogger) ed io ci eravamo riuniti (come riportato da questo servizio del TGR al minuto 19.50 circa)
la mattina dello stesso giorno, proprio per la ricorrenza del 19/4, giù al consolato venezuelano di Napoli per protestare contro le violenze avvenute in Venezuela in seguito alle proteste per i presunti brogli delle ultime elezioni e per chiedere un riconteggio che fino a quella mattina non era stato concesso dal CNE (che era la stessa richiesta della decina di morti ammazzati di Caracas! Bisognava uccidere circa 15 manifestanti per accettare il riconteggio dopo delle elezioni vinte per pochissimi voti?).Quando ci siamo resi conto che il console non c'era poiché si era recato ad omaggiare Bolivar al parco virgiliano, ci siamo sorpresi poiché negli anni passati era consuetudine da parte del consolato invitare i venezuelani a partecipare a tale evento e una parte della protesta ha deciso (per essere ascoltata) di raggiungere il console e portargli il nostro messaggio in maniera pacata e pacifica (solo donne e cartelli oltre ad una violenta e pericolosa ragazza che aveva nella borsa un cacerolazo che è appunto il simbolo di una manifestazione pacifica e rumorosa e ciononostante si è anche astenuta dall'adoperarlo per rispetto alla figura di Bolivar e per non risultare provocatoria al contrario di quanto scritto dal tuo amico). Un poco alla maniera berlusconiana le tue affermazioni e soprattutto quelle del tuo amico blogger (che non consente commenti al suo post), tendono a non "stare sul pezzo" come si dice in giornalismo, bensì a screditare l'interlocutore.
Marcello Gambardel...
Postato il 27-apr-2013 18.36
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 10
Io non ho mai né difeso né parteggiato per Capriles! E l'assunto di quella protesta era trasparenza e democrazia. Non lo chiediamo anche noi del m5s da anni? Oppure difendiamo questi valori e principi solo quando ci "conviene"? Io li difenderò sempre, in ogni luogo (non solo nel mio paese) e anche se per questo dovessi rimettere in discussione (come ho fatto) antiche simpatie politiche! Caro Ciro, se una ragazza ti ha detto di "andartene a Cuba" ha sbagliato ma ciò dimostra che il senso della vostra accesa discussione (dalla quale mi dissocio totalmente) era esclusivamente di tipo ideologico (cvd). Parlando con mia moglie ho anche scoperto che è stata lei a dire al professore di diritto costituzionale di vergognarsi in quanto il professore gridava con grande veemenza contro queste signore chiamandole ragazzine però contemporaneamente affermava di essere stato in Venezuela moltissimo tempo fa prima del primo governo Chavez (?)... io se non conosco un tema ho il buon senso di tacere... altrimenti se dico inesattezze usando come scudo mio incarico universitario posso aspettarmi che qualcuno mi dica di vergognarmi. Soprattutto se mi qualifico come professore e poi aggredisco il mio interlocutore gridando è lecito domandare "che professore sei?". Poi rileggendo il tuo parallelo tra me e i fascisti la mia reazione è di compatimento. Compatimento per chi ancora oggi resta imprigionato in questi schemi; compatimento per quelli che "chi non la pensa come me è fascista"; compatimento per coloro che cercano di caricare di ideologie un movimento che nasce anti-ideologico. A tal proposito ti ricordo che io non ti ho avvicinato dicendo “lei mi deve una spiegazione” ma piuttosto dicendo "scusa, ti dovrei parlare" e volevo dire a te e a tutti coloro che ci provano, che nessuno decide da solo del simbolo del movimento e che attestati di solidarietà di tipo meramente ideologico nei confronti di governi di altri paesi (come hai fatto tu al microfono in quell'occasione) possono essere decisi solo mediante votazioni. Questo per vari motivi: 1) E' una posizione del m5s e non una posizione personale 2) Se un pazzo decidesse di parlare in un'assemblea pubblica a nome del m5s in favore dell'operato di Hitler tu ti sentiresti rappresentato da questo pazzo? 3) Presentandoti come rappresentante del m5s a quell'incontro e ossequiando l'operato di Chavez, del suo governo e del suo successore, rappresentavi anche persone come me che non gradivano farlo. Ti sembra giusto? A me no e quindi ti diffido formalmente dal ripeterlo se non a titolo personale. Art.4 del non-statuto: Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi. PS: Ho un'ultima domanda: Sai dirmi per caso da dove prende i fondi il giornale "ALBAinFormazione" ed il suo sito? Dopo questa mia faticosa e gravosa difesa (meno male che è sabato ) dalle pressioni di Ciro e del suo amico blogger vorrei che tornassimo sul tema ricordato poc'anzi da Ernesto che è l'unico tema che davvero interessa a tutti!
to da Marcello Gambardella il 27-apr-2013 18.48
Michele Molisso
Postato il 27-apr-2013 19.21
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user 50007352Napoli, NA Post n.: 17
Tengo a precisare che Ciro Brescia non è intervenuto a nome del 5 stelle, e mai si sarebbe sognato di farlo, posso testimoniare in questo senso essendo stato presente al Virgiliano. Nel suo breve intervento, ha ricordato che l'opposizione in Venezuela ha compiuto atti delinquenziali, infangato e denigrato Maduro e i suoi sostenitori, rendendosi autrice di atti squadristici che ricordano metodi fascisti, adoperando i mezzi di informazione di cui dispone per calunniare, ricevendo il sostegno nel disinformare dei media occidentali, tra cui quelli italiani che adoperano la stessa tecnica calunniatrice nei confronti del M5S, come ha ricordato Ciro ed è stata quella l'unica volta in cui ha citato il M5S. Piaccia o non piaccia agli oppositori italo-venezuelani di Maduro, Beppe Grillo, scevro da qualsiasi ideologia marxista, ha parlato dell'opera del modello rivoluzionario bolivariano nel Sudamerica come esempio di buon governo contro l'imperialismo finanziario, quello che sta schiavizzando i popoli e impoverendo i paesi più deboli dell' Europa.
dora
Postato il 27-apr-2013 19.39
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 70
Continuare una discussione manichea tra opposti depositari di verità e fatti è non solo sterile ma inutile. Un dato incontrovertibile è che Chavez ha cambiato l'importanza politica del Venezuela non solo nell'America/Latina ma in tutto il mondo. Ha ridato la speranza ed un futuro a masse di diseredati nel suo paese che lo hanno sempre sostenuto. Tutto cio non significa che non ci sia molto da fare ancora per migliorare la società venezuelana, anzi penso che l'attuale presidente Maduro non avrà vita facile. Qui non dobbiamo fare gossip o inciuci ma approfondire una esperienza di rivoluzione democratica che, senza distruggere le istituzioni rappresentative, ha cambiato il volto di una nazione; ci interessa la realizzazione pacifica di cambiamento. La contrapposizione non è una soluzione. Non critichiamo, costruiamo. Personalmente ritengo che la violenza non si combatte con leggi repressive ma creando l'uguaglianza sociale. L'uguaglianza economica non è la stessa cosa di quella economica, ma questo è un discorso da approfondire e riguarda non solo Venezuela o Brasile bensì anche Scampia. La mia proposta sugli scambi interculturali si può inserire in un discorso di approfondimento "face to face" della realtà venezuelana e a tal fine credo che si possa iniziare a cercare la risposta ai quesiti che poneva Stefania sui costi oltre che a costruire un progetto di inerscambio.
dora
Postato il 27-apr-2013 19.41
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 71
Ohps intendevo: interscambio
CBJCM-NA
Postato il 27-apr-2013 20.24
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 733
Marcello Gambardella, mi dispiace che tu menta sapendo di mentire. Aveste avuto un atteggiamento più educato, tu e le tue amiche italo-venezuelane nei nostri confronti non mi sarei irritato. Tu, nello specifico, ti sei comportato in maniera che dire sciocca, presuntuosa ed arrogante è poco, altro che chiedere scusa! E stai continuando a farlo: quando andavi a scuola accusavi la tua maestra di essere una comunista mangiabambini quando ti invitava studiare o giocare con i tuoi "compagni"? La bacchettavi perché le dicevi che non bisognava usare questo termine? Una parola nobilissima, tra l'altro, significa "colui che condivide il pane con gli altri", come faceva il Cristo con gli apostoli e per la quale dovresti portare solo rispetto. Se non mi conosci non è certo responsabilità mia. Questo profilo ha una sigla collettiva perché viene utilizzato, da anni, per riportare principalmente articoli e commenti anche di altri e non solo del sottoscritto. Come non è mia responsabilità se hai usato i tuoi primi dieci post su questo meetup con l'obiettivo esclusivo di fare ciò che fanno tutti i media mainstream in questo paese: gettare fango sul processo bolivariano. Credo che i tuoi tentativi di captatio benevolentiae siano piuttosto inutili quanto patetici: ti assicuro che Ernesto (e non solo lui) mi conosce benissimo, da anni. Per quanto concerne il blog wordpress è gratuito e si regge sull'attività dei soci e dei sostenitori. Abbiamo un sito (in costruzione) che costa 70 euro all'anno circa. Della rivista cartacea sono stati pubblicati sette numeri che puoi scaricarti facendo riferimento a questo link:http://albainformazio... In Venezuela dicono anche cada ladron juzga por su condicion, ti consiglio di fare più attenzione a quello che dici: nella tua ansia di screditare gli altri potresti rischiare di screditarti da solo. Per quanto mi riguarda io non sono nessun depositario di verità, e non me ne vado certo in giro a parlare a nome di niente e di nessuno se non autorizzato, contrariamente alle falsità sostenute da Marcello Gambardella, il metodo che utilizzo è quello problematizzante, quello del pedagogista brasiliano Paulo Freire, per intenderci, che ha fondato la sua scuola proprio sulla critica alla cultura depositaria (tipo deposito bacario...). Il Venezuela non è l'Italia ed è sciocco pensare che sperequazioni e contraddizioni ataviche e plurisecolari si possano superare facilmente nel giro di un decennio. Le conquiste sociali del Venezuela hanno radicalmente trasformato, ed in meglio, il Venezuela odierno, riconosciuto da organismi internazionali dall'ONU in giù. Le cosiddette mete del millennio sono state raggiunte e superate ben prima della data stabilita del 2015. Voler occultare o sminuire questi aspetti è intellettualmente disonesto ed infamante. Chi aiuta la campagna che sponsorizza Capriles Radoski, si sta schierando dalla parte del Berlusconi venezuelano, uno squallido personaggio, amico di mafiosi e criminali di ogni risma, che dovrebbe stare in galera e che invece sta in politica per garantire i suoi privilegi e quelli dei suoi amici. Motivo per il quale sono io che diffido te dall'utilizzare questi spazi per sponsorizzare le campagne mafiose di siffatti personaggi. Un saluto a tutti, Ciro
to da CBJCM-NA il 27-apr-2013 21.18
Marcello Gambardel...
Postato il 28-apr-2013 2.05
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 11
Non permetterò che un'analisi interessante e potenzialmente utile su un sistema sociale differente dal nostro dal quale ricavare informazioni, come quella di questa discussione, si trasformi in una diatriba di accuse e repliche. Ciononostante mi si permetta di difendermi per la seconda volta da una serie di violente affermazioni dirette al sottoscritto. Dopo di ciò credo di parlare a nome di tutti pregando Ciro di proseguire nell'analisi dell'oggetto di questa discussione così come propone il commento di Dora evitando di coinvolgere la mia persona con ulteriori provocazioni. Anche per questo sarò ultra-sintetico Elenco delle provocazioni di Ciro Brescia: 1. mi dispiace che tu menta sapendo di mentire Quali bugie? Per ogni bugia (dimostrata) da me scritta chiederò pubblicamente scusa alla prossima riunione! 2. Aveste avuto un atteggiamento più educato Le ragazze si sono fermate in silenzio con i cartelli a 100 metri dalla statua di Bolivar dov'era la vostra "parata". Io non ho voluto fare una foto (e non credo che sia cattiva educazione) e per questo il console stesso mi ha avvicinato e da lì, non fosse stato per le urla dei "compagni italiani" (anche perchè i venezuelani, per chi li conosce non sono abituati come noi a discutere gridando), è nata una discussione educata e civile infatti è stato proprio il console a voler raggiungere il gruppo di silenziose manifestanti. Addirittura il professor Maury dell'Orientale, che era presente, mi ha fatto i complimenti per aver contribuito a stimolare educatamente un dialogo costruttivo. 3. ti sei comportato in maniera che dire sciocca, presuntuosa ed arrogante è poco, altro che chiedere scusa! Qui leggo solo offese (oltretutto senza nemmeno circostanziarle) e mi limito a farti notare che non è questo il luogo adatto. 4. "compagni"... blablabla E' inutile che ti dilunghi in discutibili metafore religiose: conosci benissimo la differenza di utilizzo della parola "compagno". Leggi la definizione numero 5: compàgno [kom'pa??o] s.m., agg. 1 agg molto simile 2 sm chi divide con altri divertimenti, attività, ecc. 3 sm in vari giochi, colui con cui si gioca in coppia 4 sm {commercio} socio in un'azienda 5 sm nome con cui si chiamano gli aderenti ai partiti comunista e socialista 5. hai usato i tuoi primi dieci post su questo meetup con l'obiettivo esclusivo di fare ciò che fanno tutti i media mainstream in questo paese: gettare fango sul processo bolivariano. Ho espresso le mie idee (E' ancora possibile farlo anche se, di grazia, difformi dalle tue?) e descritto la mia esperienza nella società venezuelana. Se purtroppo sono quelle le condizioni di vita dei cittadini venezuelani, ciò non significa che chi le racconta getti fango. Questo ragionamento mi ricorda molto quando Roberto Saviano fu accusato di aver gettato fango su Napoli con il suo libro, da un manipolo di camorristi e di politici asserviti alla camorra. 6. i tuoi tentativi di captatio benevolentiae Ernesto ha fatto un commento che condividevo e l'ho scritto. Che ti conosca mi importa molto poco. Non credo che tutte le persone che ti conoscono siano costrette a condividere le tue idee? 7. Per quanto concerne il blog wordpress è gratuito e si regge sull'attività dei soci e dei sostenitori. Tra i sostenitori c'è anche il consolato? La domanda è lecita no? Poi sbaglio o il sito vende anche gadget su Chavez... fonte tanto imparziale sull'argomento non dev'essere.... o sbaglio? 8. ti consiglio di fare più attenzione a quello che dici: nella tua ansia di screditare gli altri potresti rischiare di screditarti da solo. Innanzitutto questa frase ricorda il genere di frasi del film "Il padrino" e come tutte le altre è priva di riferimenti. Cosa avrei scritto per screditarti? In secondo luogo, specie in questo meetup non è bello leggere che qualcuno consiglia a qualcun altro di "fare attenzione a ciò che dice". Io ho la coscienza pulita e ho vissuto già minacce di questo tipo (ad esempio dal professor Federico Alvino che minacciava la querela perchè avevo riportato vecchi articoli di giornale che lo "sputtanavano" e lui era candidato con l'UDC alle comunali ma questa è un'altra storia!) ma non sono un analfabeta e so difendermi specialmente su questo terreno quindi non pensare di intimidirmi con frasi del genere! 9. Chi aiuta la campagna che sponsorizza Capriles Radoski, si sta schierando dalla parte del Berlusconi venezuelano, uno squallido personaggio, amico di mafiosi e criminali di ogni risma, che dovrebbe stare in galera e che invece sta in politica per garantire i suoi privilegi e quelli dei suoi amici. Motivo per il quale sono io che diffido te dall'utilizzare questi spazi per sponsorizzare le campagne mafiose di siffatti personaggi. Per la quarta volta: io non aiuto o sponsorizzo nessuna campagna! Mi interessano questioni più "alte". Capriles per di più non mi piace così come non mi piace Maduro ed il suo entourage. Piuttosto sbaglio o la propaganda reiterata pro-Chavez e pro-Maduro è proprio ciò che hai fatto tu in ogni post di questa discussione? Hai ragione: questi spazi non sono nati per sostenere campagne politiche!! Adesso che hai ottenuto la mia replica ti prego di terminare questa "polemica personale" che interessa poco al gruppo in modo da permettere anche agli altri di continuare quest'interessante discussione.
to da Marcello Gambardella il 28-apr-2013 2.08
CBJCM-NA
Postato il 28-apr-2013 10.56
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 734
Marcello Gambardella, che fai, adesso tu ti arroghi il diritto di parlare a nome di tutti? Chi ti avrebbe investito di questa nobile mansione? Lascia che gli altri parlino per loro, se vogliono, tu intanto parla per te. Forse non te ne sei accorto, accecato dalle tue ansie irrazionali di gettare fango sul 'proceso bolivariano', che tutto quello che ho postato fin qui, e che continuerò a postare che ti piaccia o meno, non solo sono elementi utili per la discussione, ma sono anche una risposta chiara e precisa alle tue insulse speculazioni e senza fondamento: Non posso concedere, né a te, né a nessuno altro, di andare in giro dicendo che il sottoscritto va senza mandato a parlare a nome di... Come hanno potuto ascoltare tutti i presenti al Virgiliano, comunque essi la pensino, il mio intervento ha sottolineato un fatto incontrovertibile: i media mainstream tanto a livello nazionale, come a livello internazionale, che si considerino essi tanto di "destra" quanto di "sinistra", sono impegnati in una campagna mediatica terroristica contro il processo bolivariano, alla stessa stregua e con la stessa virulenza con la quale sono impegnati a screditare il M5S, non a caso le accuse che si muovono sono le stesse: populisti, buffoni, pagliacci, comunisti, pazzi... e chi più ne ha più ne metta. Il tuo comportamento è stato presuntuoso ed arrogante, oltre che sciocco, perché, dopo aver sentito queste parole ti sei avvicinato con fare intimidatorio, senza nemmeno salutare e qualificarti - visto che non credo avessimo mai avuto prima motivo di conoscerci e di parlare - affermando che non mi sarei dovuto permettere di fare non si sa bene cosa. Reitero il concetto per la quinta volta: questo comportamento non te lo concedo. Sei così ingenuo da credere che quello che fai e che dici sia davvero "neutrale" ed "obiettivo"? Non lo voglio credere. O forse dovrei crederci, l'alternativa è pensare che tu non sia solo ingenuo. Non so cosa sia peggio. Se usassi il termine "amico" ti rizeleresti parimenti? Eppure dovresti sapere che è utilizzato dai membri dell'internazionale democristiana per qualificare i suoi aderenti. Che facciamo, cancelliamo questi termini dal vocabolario? La campagna del cosiddetto riconteggio dei voti è stata lanciata dal candidato perdente Capriles Radonski, quindi non è nulla di neutrale. Intanto Per gli oltre tremila osservatori internazionali Maduro ha vinto. Gli unici, guarda un po', ad avere qualche resistenza sono proprio quelli del governo USA, della Trilaterale, del gruppo Bilderberg... che appoggiano, ovviamente, il mafioso... che vuole il riconteggio! Dovresti ben sapere che i manifestanti uccisi di cui parli, ma naturalmente ti guardi bene dal dirlo, sono vittime delle orde fasciste del mafioso Radonski: "Sono state assaltate e date alle fiamme sedi del Psuv, assediate abitazioni di militanti e dirigenti del processo rivoluzionario, la sede dell’emittente satellitare Telesur e della Venezolana de Televisión. Addirittura devastati venticinque Centri Medici Integrali dove i medici cubani assicurano prestazioni sanitarie gratuite per la popolazione, i supermercati statali Misión Mercal e le case popolari della Gran Misión Vivienda. In un inquietante crescendo di odio classista. Senza contare minacce e aggressioni fisiche subite da esponenti politici, giornalisti e artisti di sinistra. Il bilancio è pesante: sono ben nove i morti (sette colpiti a morte con armi da fuoco, due investiti da camion) e oltre cento i feriti, che dai media nostrani sono indicati come il frutto di generici e non meglio precisati «scontri» tra le fazioni in lotta e la polizia". Tutto ciò perché questo impresentabile personaggio che si picca di essere il capo "dell'opposizione" ha pensando bene di aizzare i suoi gridando al "fraude electoral". E' strano, invece, che quando il mafioso Radonski, ha vinto le elezioni regionali nello stato di Miranda, per poche decine di migliaia di voti, non abbia sentito il dovere di chiedere il riconteggio. Non l'ha fatto nemmeno il candidato bolivariano Elias Juaua, per il semplice fatto che il sistema elettorale venezuelano è universalmente considerato, il più sicuro del mondo, da gente come l'ex presidente USA Jimmy Carter. Paradossalmente, proprio per questo motivo dovrebbero essere, invece, altri ad avere qualche dubbio sulla sicurezza di questo sistema, visto che le macchine sono prodotte negli USA e alla luce del fatto che i sondaggi davano uno scarto di voti molto maggiore a favore del candidato Maduro. Avrebbe potuto chiedere il riconteggio dei voti anche Chavez quando la Rivoluzione perse per lo 0,2% il referendum costituzionale qualche anno fa. Non solo non è stato fatto, rispettando il primo risultato delle urne, ma quando il CNE ha dichiarato le prime cifre con uno scarto irrisorio, Chavez stesso ha preferito dichiarare perso il referendum, prima che tutti i voti venissero contati fino alla fine! Che differenza di stile, vero? La differenza, invece, tra me e te, è che io sono dichiaratamente a sostegno della Rivoluzione bolivariana, e ne vado fiero (ben al di là del governo o di qualche candidato, quindi), e considero patetici quelli che mi vengono a parlare di "neutralità" come se fosse una possibile virtù (come se si potesse essere neutrali tra chi appoggia Berlusconi e chi appoggia il protagonismo democratico e partecipativo!), invece tu, riprendi pari pari, il canovaccio manipolatore delle critiche "dell'opposizione" del mafioso Radonski, tentando di smarcarti da questo screditato personaggio al servizio delle oligarchie internazionali (a cominciare da quelle USA e UE) e ti accompagni con gente che ritiene che il termine "tupamaros" sia un'offesa! Che dirti di più, mentre in Italia gli stragisti ed eversori del gruppo Bilderberg, versione moderna, e se possibile anche peggiore, del nazi-fascismo, decidono quale debba essere il governo del nostro paese, come denunciato da Ferdinando Imposimato, la televisione pubblica venezuelana VTV, e la satellitare latinoamericana TeleSUR, danno spazio con una lunga intervista, allo scrittore Daniel Istulin impegnato a denunciare questi lobbisti internazionali:
Daniel Istulin è lo stesso personaggio che ha dichiarato che Mario Monti dovrebbe stare in galera e non in politica:
Un caro saluto, Ciro
to da CBJCM-NA il 29-apr-2013 0.23
CBJCM-NA
Postato il 28-apr-2013 14.21
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 735
Denuncias carecen de pruebas (VIDEO) Pronunciamiento del CNE: Se realizará auditoria, pero no en los términos solicitados por impracticables
Abril 27 de 2013.-No le corresponde al CNE recibir solicitudes de impugnación en estos casos. Le corresponde al TSJ / Presidenta del ente electoral, Tibisay Lucena, explicó en cadena de radio y TV cómo se hará la auditoría A continuación, el discurso completo de la presidenta del Consejo Nacional Electoral, Tibisay Lucena, en cadena de radio y televisión: Un saludo a toda Venezuela. Hemos decidido hacer esta cadena nacional para informar sobre las decisiones que el Consejo Nacional Electoral ha tomado en relación con la ampliación de la Verificación Ciudadana, fase II. El pasado 18 de abril, este Poder Electoral aprobó esta ampliación, luego de una solicitud hecha a esta institución. Desde entonces hemos estado trabajando para garantizar el buen desenvolvimiento del procedimiento aprobado. Es importante resaltar que las organizaciones con fines políticos auditaron en cada una de las fases del proceso electoral todos los elementos que conforman el sistema automatizado, certificando el buen funcionamiento e integridad del sistema. Allí están las actas de cada auditoría con la firma de sus técnicos, las cuales pueden ser consultadas en el sitio oficial del CNE por quien quiera hacerlo. Adicionalmente, en el lapso previo a la elección, el equipo del ciudadano Capriles solicitó otras garantías que fueron sumadas al resto de auditorías que ya forman parte integral del sistema electoral, y que el Poder Electoral aprobó luego de constatar que se trataban de solicitudes razonables y dentro del marco de la ley, todo con el ánimo de generar un ambiente favorable para el evento. Solicitaron en ese momento la incorporación de un testigo por candidato en la sala de transmisión del Sistema de Información al Elector (SIE). Se aprobó. Solicitaron la inclusión de un testigo en la sala de contingencia de miembros de mesa. Se aprobó. Solicitaron una nueva auditoría a la memoria removible con datos de las máquinas de votación. Se aprobó. Estas garantías adicionales, incluyendo la nueva auditoría que mencionamos suman un total de 18 procesos de auditorías. Estas auditorías ahora son desconocidas y silenciadas. Con ese desconocimiento se busca lesionar el proceso electoral aludiendo a temas que ya fueron revisados y certificados por sus propios técnicos. Tal y como lo demuestran unas actas que son de conocimiento público. Un sistema electoral que ha sido reconocido elección tras elección en sus fortalezas, en la confiabilidad de los resultados electorales que han favorecido a unos y otros, y cuya credibilidad se ha demostrado con la alta participación en las elecciones. Continua qui 27/04/13.-A través de un análisis estadístico realizado por el Center for Economic and Policy Research (Centro de Investigación Económica y Política, CEPR por su sigla en inglés), demuestra que si fueran ciertas las denuncias por parte de la oposición venezolana, de que la victoria del presidente Nicolás Maduro se obtuvo por medio del fraude, sería prácticamente imposible haber obtenido el resultado que arrojó la auditoría del 53 por ciento de las máquinas de votación que se llevó a cabo al final de la jornada del 14 de abril en Venezuela. Las posibilidades de obtener el resultado de la primera auditoría, si la elección venezolana fuese un fraude, serían menores a uno en 25 mil trillones. Además, el análisis estadístico demuestra que la auditoría no pudiese arrojar un resultado diferente para la elección presidencial en ese país suramericano. Mark Weisbrot, codirector del CEPR, aseveró que el Gobierno de Estados Unidos debiera saber sobre estos estudios estadísticos, ya que aún “resulta difícil explicar por qué se están negando a reconocer al presidente electo en contraposición a todos los países de América Latina y de la mayor parte del mundo.” “Los resultados son en realidad bastante intuitivos,” dijo Weisbrot. “Con una muestra así de grande verificada durante la ‘auditoría en caliente’ del 14 de abril, si en realidad existieran discrepancias entre el total en las máquinas y el conteo de los recibos de papel, se hubiera visto en algún lado. Pero no fue así”. Cuando se cerró el proceso electoral en Venezuela, una muestra aleatoria del 53 por ciento de todas las máquinas (20 mil 825 de un total de 39 mil 303) fue seleccionada, y se realizó un contraste manual de las papeletas. Esta “auditoría en caliente” se hace en el propio lugar, en presencia de observadores de ambas campañas, además de testigos de la comunidad. No hubo informes de los testigos o de funcionarios electorales en los sitios acerca de discrepancias entre los totales de las máquinas y el conteo manual. Luego de que el Consejo Nacional Electoral de Venezuela (CNE) anunciara los resultados la noche del 14 de abril, el sector de la derecha venezolana exigió la realización de un “reconteo” de todos los comprobantes electorales que arrojaron las máquinas de votación, y posteriormente pidieron conteo manual del 46 por ciento del restante de las cajas selladas, que contienen los comprobantes electorales que aún no han sido auditados. Los resultados de la elección presidencial del 14 de abril en Venezuela, le dieron a Nicolás Maduro 7 millones 575 mil 506 votos, y a su competidor Henrique Capriles Radonski 7 millones 302 mil 641 votos. Una diferencia de 272 mil 865 votos, o del 1.8 por ciento del doble total de los candidatos. El CEPR es un centro de investigación independiente y no partidario, establecido para promover el debate democrático sobre los temas económicos y sociales más importantes que afectan la vida diaria de las personas. La junta asesora de CEPR incluye a los economistas y ganadores del Premio Nobel, Robert Solow y Joseph Stiglitz, un profesor de Economía en la Universidad de Harvard Richard Freeman, y Janet Gornick profesora en el Centro de Graduados de CUNY.
to da CBJCM-NA il 28-apr-2013 14.30
Marcello Gambardel...
Postato il 28-apr-2013 23.15
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 12
Tradotto: niente riconteggio! Complimenti per la trasparenza e per il sistema democratico "perfetto"! Con questo ho chiuso visto che non intendo accettare ulteriori provocazioni da parte di Ciro Brescia. PS: Almeno sei venuto allo scoperto: sei un neutrale analista del proceso bolivariano PPS: Certo che Chavez non ha chiesto il riconteggio del referendum di riforma costituzionale che ha perso che prevedeva la possibilità della propria ennesima ricandidatura (oltre ad ampissimi poteri del presidente): Gli è bastato ignorarne il risultato. Chi detiene il potere non "strepita" mai.
CBJCM-NA
Postato il 29-apr-2013 0.02
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 737
Caro "amico", a questo punto comincio a dubitare seriamente della tua capacità di intendere, o forse hai problemi con il castigliano... o proprio ti ci metti di impegno! Proviamo allora con un articolo in italiano. Comunque sono io, piuttosto, che non ho mai accettato le tue insulse provocazioni da persona intellettualmente disonesta quale stai ampiamente dimostrando di essere. Concedo solitamente il beneficio del dubbio ai miei interlocutori, ma a me pare che qui tu abbia passato abbondantemente il segno con questo tuo atteggiamento così squallido e insensato. Ma ci fai o ci sei? Ci sei venuto o ti ci hanno mandato? Le mie posizioni sono chiare e pubbliche dall'ormai lontano 2010, essendo uno dei 1.400 cittadini di questo paese che sono stati candidati nelle liste del M5S, ossia dalla prima volta che il MoVimento si è presentato alle elezioni, indi per cui non si capisce di cosa tu vada cianciando. Se non l'hai capito siamo in guerra, e quando si è in guerra, o si è da una parte o dall'altra della barricata, e tu sei al servizio di una campagna lanciata da un candidato mafioso a sua volta a servizio dell'imperialismo USA e UE, come fa notare il presidente dell'Ecuador Rafael Correa: Correa advierte de plan para “deslegitimar” al gobierno de Maduro El Presidente de Ecuador, Rafael Correa, aseguró que grupos de la derecha venezolana están creando una campaña para posicionar la idea de que en ese país suramericano hubo fraude electoral el pasado 14 de abril, logrando así un desgaste al gobierno del Presidente electo Nicolás Maduro. “Hay toda una campaña publicitaria para posicionar la idea de que ha habido fraude, de que la victoria es ilegítima y desestabilizar al gobierno venezolano”, mencionó Correa durante su informe sabatino. Correa consideró que el margen de diferencia entre el candidato de derecha Henrique Capriles y el candidato socialista postulado por el Comandante Hugo Chávez, Nicolás Maduro, fue la oportunidad para que se quiera deslegitimar los resultados. “Los mismos conspiradores de siempre tratan de deslegitimar el triunfo de Nicolás Maduro, desgastar su gobierno, si es posible desestabilizarlo y en tres años (de acuerdo a la Constitución de Venezuela) se puede pedir la revocatoria del mandato”, recalcó. También dijo que no hay cómo dudar de los resultados de las elecciones presidenciales realizadas en Venezuela, ya que observadores internacionales trabajaron junto al desarrollo del proceso y se ha hecho la auditoría al 54 por ciento de los votos. El Presidente ecuatoriano, confía en que el pueblo venezolano seguirá construyendo la patria que Hugo Chávez encaminó por 14 años, “ahí está el pueblo del comandante Chávez. Ahí está Nicolás Maduro, un gran presidente latinoamericano”. Asimismo, destacó que el sistema electoral venezolano es “tal vez el mejor sistema del mundo, es totalmente electrónico, ya ha habido 18 elecciones con ese sistema, jamás se ha cuestionado un solo voto”. (Con información de Telesur) --- Geraldina Colotti INVIATA A CARACAS VENEZUELA·Capriles insiste: «Il voto è una truffa, nuove elezioni» «Connessione aprile», scoperto un piano per destabilizzare il paese Invalidare il voto delle presidenziali. In Venezuela, l’opposizione non demorde e continua a battere su questo tasto. Il 14 aprile, Henrique Capriles Radonski, leader della Mesa de la unidad democratica (Mud) è stato battuto per poco dal candidato chavista Nicolas Maduro (48,95% contro 50,78%). Ha subito gridato alla frode e ha incitato i suoi allo scontro aperto (9 chavisti sono stati uccisi), poi ha chiesto di ricontare manualmente tutti i voti. Una richiesta impossibile, poiché la Costituzione prevede il ricorso al voto elettronico, in base al quale si procede al riscontro del 54% delle schede prima di comunicare il risultato. Tutti gli organismi internazionali, presenti come osservatori, hanno d’altronde certificato la trasparenza e l’affidabilità del voto. Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha comunque accettato di verificare anche il restante 46% delle urne. Capriles ha però fatto sapere che impugnerà comunque la decisione del Cne e ricorrerà al Tribunal supremo de justicia (Tsj). Il Comando Simon Bolivar (il comitato elettorale di opposizione) sostiene di aver raccolto «oltre 52.000 denunce» di irregolarità. Il chavismo ha reagito con video e testimonianze che argomentano violenze xenofobe, minacce e aggressioni da parte del campo avverso. Il governo ha denunciato Capriles, leader del partito Primero Justicia e Leopoldo Lopez, coordinatore di Voluntad popular sia alla magistratura locale che alle istanze di diritto internazionale, ritenendoli responsabili morali delle violenze post-elettorali. Violenze preventivate, secondo il chavismo, che già prima del 14 aveva messo in guardia sull’esistenza di un piano destabilizzante. Il 26 marzo, alcuni deputati di opposizione avevano peraltro affermato l’intenzione di Capriles di invalidare comunque i risultati elettorali. In questi giorni, il neo ministro degli Interni, Giustizia e Pace, Miguel Rodriguez Torres ha illustrato le prove raccolte a partire dall’ottobre scorso in merito a un piano eversivo denominato «Connessione aprile». Ha mostrato alcuni dei «500 filmati» in cui si vedono giovani appartenenti a gruppi di estrema destra e Organizzazioni non governative (Ong) ricevere soldi da agenti stranieri. In questo contesto è stato arrestato un cittadino nordamericano, Tracy Timothy Hallet, in procinto di lasciare il paese. Altri video mostrano dirigenti della Mud impegnati nell’organizzazione militare degli scontri di piazza. Il governo venezuelano ha dichiarato che presenterà una denuncia alle autorità statunitensi. «Tolga il naso dagli affari interni del Venezuela, signor Kerry» aveva detto Maduro dopo le prese di posizioni Usa a sostegno di un nuovo conteggio dei voti. E mentre l’America latina aspetta il viaggio del presidente Usa Barack Obama (a partire da giovedì prossimo), il Venezuela prepara il 1 maggio. Anche Capriles ha deciso di scendere in piazza. ---
to da CBJCM-NA il 1-mag-2013 9.13
dora
Postato il 30-apr-2013 13.51
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 72
LO FACCIAMO IL PROGETTO DI INTERSCAMBIO? Qui alcune proposte CONCRETE! Un progetto di interscambio culturale con il Venezuela per iniziare ad essere steso e quindi partire con eventuali richieste di contributi per l'ospitalità deve necessariamente decidere i soggetti coinvolti nel programma. A) Un programma di interscambio per adulti può iniziare con un gruppo di 10 italiani che si recano in Venezuela per incontrare associazioni, istituzioni ecc.; in questo caso se costituiamo un'asscociazione di interscambio possiamo chiedere il sostegno economico a comune o regione. Alternativamente possiamo chiedere che siano loro a farsi promotori (la seconda è un poco più difficile perchè ci vorrebbe un cosigliere o un assessore che se ne facesse carico) B)Ci sono già programmi per adolescenti realizzati da Intercultura in tutto il mondo e a cui, se vogliamo, possiamo riferirci per l'interscambio con il Venezuela. C)Si può pensare ad un interscambio universitario e in questo caso contattare le università disposte a collaborare. D) Terra/terra:potremmo già iniziare con un piccolo progetto di interscambio interno al meetup della durata di 15/20 giorni per adulti da realizzare il prossimo settembre e consistente nella reciproca ospitalità (significa che chi parte poi si impegna ad ospitare il partner nella propria casa). Per gli italiani il viaggio è autofinaziato, così non dobbiamo chiedere soldi a nessuno; a tal proposito l'esperienza di chi ci è già stato è importante per i contatti da prendere quindi un appello: " Ciro hai suggerimenti, conosci associazioni o persone in Venezuela che potremmo contattare?" A questo punto dobbiamo solo iniziare a trovare le persone disponibili a partecipare dall'Italia e i soggetti venzuelani a cui riferirci.
CBJCM-NA
Postato il 30-apr-2013 23.49
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user 8027419 Napoli, NA Post n.: 738
Certo Dora, c'è l'Associazione Nazionale delle Reti e delle Organizzazioni Sociali della Repubblica Bolivarianadel Venezuela e tutta la rete che ne consegue: a cominciare dagli italo-venezuelani. Il punto di riferimento più sicuro per gli aggiornamenti e i contatti rimane sempre Mario Neri (Facilitatore del Circolo Bolivariano Antonio Gramsci), napoletano che vive a Caracas da oltre 30 anni. L'esperto informatico ed editore Giulio Santosuosso. Solo per fare qualche nome. Di fatto, a Napoli, ma non solo, questi interscambi, anche se in maniera piuttosto informale, scoordinata e discontinua sono già in atto da qualche anno. Potremmo discuterne in un incontro prossimo, c'è Indira Pineda (ormai cubano-napoletana...) che se ne sta occupando, insieme al marito medico, Dario D'Ari, che sono molto interessati a collaborare con la rete del M5S su questi temi. Grazie per il richiamo alla concretezza. Un caro saluto, Ciro P.s.: Detto in altri termini e per amore di completezza: sono anni che "l'opposizione" golpista-filoimperialista, si preprara per disconoscere alla prima occasione utile i risultati, la richiesta del riconteggio è una scusa squallida, a dimostrazione di questo senza nemmeno aspettare il risultato, i mafiosi hanno già annunciato di impugnare comunque il risultato presso il TSJ, Tribunale Supremo di Giustizia... Curioso altresì notare che se negli USA, Obama vince le elezioni con il 49,8% (senza nemmeno arrivare alla maggioranza assoluta, quindi) contro il 49.3% del contendente repubblicano... nessuno si sogna di chiedere il riconteggio... nonostante sia lo stesso ex-presidente USA Carter a sostenere che il sistema elettorale Venezuelano è il migliore del mondo e non certo quello USA... Forse questo si spiega con il semplice motivo che la "sindrome bipolare" è sempre la stessa: Conservatori/Democratici o PD/PdL... condividono la stessa weltanschauung neoliberista mentre in Venezuela si confrontano davvero due visioni diverse e alternative l'una all'altra. Quindi poco importa in questo caso se vinca l'uno o l'altro anche con uno scarto di qualche migliaia di voti (altro che 270mila su una popolazione di 30 milioni!). Chissà... se ci fosse davvero un movimento neolincolniano (o qualcosa del genere...) negli USA anche lì "Repubblicani" e "Democratici" si alleerebbero contro di esso. In questi anni abbiamo organizzato, decine e decine di eventi, incontri, mobilitazioni, discussioni e mai, abbiamo avuto le attenzioni di telecamere e televisioni del sistema mainstream, se non quelle dei signori della DIGOS. La censura e la congiura del silenzio è stata totale. Quando si tratta, invece, di un evento contro la Rivoluzione bolivariana, i media non si lasciano certo perdere l'occasione. (VIDEO) Ecco chi sono i sedicenti progressisti di Capriles Intanto, anche se è in castigliano, posto questo bel video dell'intervento dello scrittore venezuelano Luis Britto Garcia, in occasione della giornata internazionale del libro. Uno dei massimi intellettuali latinoamericani viventi per il quale ho avuto il piacere e l'onore di tradurre un suo articolo: http://albainformazio...
@Michele Molisso:
...Piaccia o non piaccia agli oppositori italo-venezuelani di Maduro, Beppe Grillo, scevro da qualsiasi ideologia marxista, ha parlato dell'opera del modello rivoluzionario bolivariano nel Sudamerica come esempio di buon governo contro l'imperialismo finanziario, quello che sta schiavizzando i popoli e impoverendo i paesi più deboli dell' Europa.
Infatti Michele, qui non si tratta di dichiararsi o definirsi "marxisti" o meno, qui si tratta di analizzare con intelligenza idee e proposte: La figlia del Che La figlia del "Che" e l'embargo a Cuba La triplice sindacale e le aziende ai lavoratori In memoria di Eric Hobsbawm Il marxismo oggi - Eric Hobsbawm Fidel e il futuro del mondo Il compleanno di Che Guevara Il dubbio e' rivoluzionario Assange e il futuro del mondoDal documentario di Dario Azzellini, Comuna en costruccion, la discussione genera partecipazione:
to da CBJCM-NA il 1-mag-2013 18.27
dora
Postato il 3-mag-2013 10.41
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naplesfever Napoli, NA Post n.: 73
Finalmente si può partire! Credo che x l'interscambio "terra-terra" bisogna già iniziare a sapere chi vuole partecipare. Si deve tenere presente che ogni persona che si reca in Venezuela deve essere disponibile ad ospitare in Napoli. Inizio io che siamo due (Dora e Gennaro) e quindi due venezuelani da ospitare. Appena siamo almeno una decina ad aderire dobbiamo fare un incontro preparatorio per focalizzare la logistica dell'ospitalità, un percorso culturale e le eventuali date di interscambio. A questo punto possiamo iniziare a prendere contatto con i referenti venezuelani Per discutere dell'esperienza venezuelana e fare informazione sull'attuale cambiamento politico istituzionale che sta avvenendo in America Latina. Possiamo iniziare da un progetto di politica estera che potremmo chiamare "discussioni domestiche" ; offro casa mia x un primo incontro.
Marcello Gambardel...
Postato il 4-mag-2013 3.59
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user 9349546 Napoli, NA Post n.: 13
Ai fini dello sviluppo di un ragionamento e per l'evoluzione interiore individuale e collettiva niente è più dannoso del fanatismo.
Niente più del fanatismo può danneggiare i principi cardine del movimento.
Il fanatismo chiude le menti e noi abbiamo bisogno di conservare menti aperte.
Non mi interessano le personali scelte politico-ideologiche (certo è bizzarro che un sedicente comunista difenda con argomenti di tipo religioso la sua abitudine a chiamare compagni i propri amici, ma questo è un altro tema!);
ciò che mi interessa veramente (al di là di simpatie o di antipatie, al di la delle accese discussioni o dei litigi veri e propri, al di la delle provocazioni e delle offese) è unicamente che il movimento non si allontani dalla strada maestra che si è dato sin dal principio!
Questo meetup ed il movimento 5 stelle non sono nati per acclamare, elogiare, difendere e tifare per un'ideologia o viceversa per insultare come allo stadio chi non è d'accordo con noi. Questo gruppo è nato per sviluppare progetti insieme ed i progetti hanno alla base una discussione che dev'essere quanto più prolifica possibile. Se si rimane impiantati sulle proprie posizioni non si cresce e non si va da nessuna parte. Specie se quelle posizioni sono di tipo ideologico anziché di tipo pragmatico.
Tutto ciò è ridicolo! Addirittura Ciro mi ha dato del berlusconiano.......... A ME?????!!!!
Inoltre ha scritto
"tu sei al servizio di una campagna lanciata da un candidato mafioso a sua volta a servizio dell'imperialismo USA e UE"fino a rendersi patetico con frasi del tipo
"questo tuo atteggiamento così squallido e insensato. Ma ci fai o ci sei? Ci sei venuto o ti ci hanno mandato?"e tutto questo perchè? Solo perchè ho voluto raccontare il mio punto di vista senza offendere nessuno.
Eppure "l'atteggiamento mafioso" è proprio questo: cercare di intimidire quando qualcuno dice quel che non si vuol sentire.. e poi offendere con veemenza cercando di screditare senza però rispondere con argomenti. Questo è lo stesso atteggiamento che il movimento combatte da sempre!
Ma vi rendete conto che in questo modo si ammazza il dialogo? Che soddisfazione c'è nel suonarsela e cantarsela da soli... senza contraddittorio?
A nulla è valso, all'inizio di questa discussione, premettere che anch'io originariamente nutrivo simpatia per Chavez... e allora perchè (imprecazione!) non provare a far tesoro dell'esperienza altrui?
Chi dice qualcosa di diverso non è necessariamente un tuo nemico, ma potrebbe essere pure un tuo fratello maggiore che nonostante sia partito da posizioni analoghe alle tue, è giunto a differenti conclusioni derivanti da altre esperienze.
Mi riesce difficile non dare una risposta direttamente a Ciro:
Io ho fornito il mio punto di vista senza mettere gli Stati Uniti e Capriles in mezzo. Analizzalo, contestalo punto per punto. Non puoi uscirtene con il "complotto" in questa discussione... non ti accorgi che è ridicolo?
Se affermi che sono cambiate CONCRETAMENTE le condizioni del popolo venezuelano rispetto a 14 anni fa, affermi il falso sapendo di mentire.
Anche se è chiaro come il sole che per te non è lo stesso, ti ripeto per le millesima volta che per me la questione non è Capriles o Maduro dei quali non me ne può fottere di meno (scusate il termine) ma è il sistema che ci stiamo accingendo ad idealizzare ed eventualmente ad imitare. Se poi arriva qualcuno e dipinge quel sistema come un sistema perfetto e la società che ne deriva come una società giusta ed eguale allora questo è veramente pericoloso; d'altronde per me è difficile trovare una società con più disuguaglianze di quella venezuelana nonostante a molti piaccia definirla socialista (non c'è niente di più lontano e non c'è più grande offesa al socialismo!). Ebbene, questo sistema dal punto di vista pratico e dei suoi effetti concreti sulle persone è un autentico fallimento, e chiunque conosca il Venezuela può confermare il degrado culturale e morale della sua classe dirigente (promotrice di questo sistema ideale solo sulla carta) e le condizioni di totale sudditanza (chavistas) o emarginazione (anti-chavistas) del suo popolo rispetto alle istituzioni.
Comunque ripeto: se in questa discussione si continua a fare un discorso puramente ideologico e unidirezionale, ne usciamo tutti sconfitti ed il risultato sarà solo l'aver sprecato il nostro tempo a digitare frasi su di una tastiera.
Se poi c'è qualcuno che è stanco come me di dover leggere all'interno del meetup gli odierni trattati sui "Manoscritti economico-filsofici del 1844" di Marx (tra l'altro un manuale che seriamente dovrebbero leggere tutti!) e vuole veramente capirci qualcosa in più su quel che succede in Venezuela, posso mettervi in contatto con una ventina di venezuelani che vivono a Napoli e che non la pensano come Ciro (che sono certo sarebbero been lieti di essere ascoltati anche loro). Però farò da intermediario solo ed unicamente se le premesse di questo incontro saranno pacifiche e con l'unico obiettivo di capire le posizioni altrui in maniera rispettosa.... insomma Ciro è invitato ma se si comporterà in maniera più APERTA e gentile di quanto abbia fatto il 19 aprile (quindi senza urlare) e nei suoi post (quindi senza chiudersi e bollare gli altri come nemici o mafiosi o stupidi ecc. ma discutendo e ascoltando).
http://www.youtube.com/watch?v=W9A3E8GdvQk&feature=youtu.be&t=46m24s
stay tuned