In tutto il mondo capitalistico o quasi, gli stati, rinnegando (ipocritamente e solo in parte) il liberismo che li ha guidati per tutto il novecento, hanno deciso di aiutare le banche drogando l'economia e fornendo un semplice palliativo momentaneo ad una situazione economica mondiale disastrosa.
Aiutare economicamente le banche significa anche affrontare il problema dalla parte sbagliata poichè in questo modo si aiuta chi si occupa dell'OFFERTA di denaro (che da sempre è privilegiato) e ci si dimentica, invece, di dare incentivi alla "spina dorsale dell'economia e del mercato" (che è rappresentata dalle famiglie e dalle imprese), ossia alla DOMANDA.
In questo modo è solo rinviato il problema, le crisi economiche rischiano di assumere un carattere non più ciclico ma strutturale (cosa gravissima) e soprattutto con questo tipo di intervento da parte dei governi aumenta ancora di più, e a dismisura, il divario già esistente tra DOMANDA E OFFERTA. In cambio, malgrado questi aiuti alle banche ci sono ugualmente ovunque fabbriche che chiudono, licenziamenti di massa, crisi occupazionali, però in più avremo anche il problema che quando le banche resteranno a secco di incentivi governativi, si riaffaccerà la crisi finanziaria mondiale che oggi pende sulle nostre teste come una spada di Damocle.
Secondo voi i governi dovevano lasciar fallire le banche in crisi?
Se avete un'opinione in proposito potete rispondere al sondaggio che ho creato per voi all'interno di questo blog.
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